A Busto Garolfo quattro nuove borse di studio per gli universitari, le paga un’azienda cittadina
La Barni Carlo Elettrodomestici ha offerto 12mila euro per sostenere degli studenti meritevoli di Busto Garolfo economicamente in difficoltà rispetto al percorso universitario
Quattro borse di studio per sostenere il percorso universitario degli studenti di Busto Garolfo che fra i banchi di scuola hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per fare bene, ma magari si ritrovano a tentennare di fronte alla decisione di iscriversi all’università per i costi che dovranno affrontare. Da anni in paese agli studenti meritevoli delle scuole secondarie di primo grado viene riconosciuta una borsa di studio grazie al sostegno delle attività imprenditoriali cittadine, ma questa volta la Barni Carlo Elettrodomestici, che ha alle spalle quasi 70 anni di storia e più di 60 li ha costruiti proprio a Busto Garolfo, ha deciso di fare qualcosa in più per mettere chi ne ha le capacità in condizione di esprimere il proprio potenziale senza farsi fermare dal portafogli offrendo 12mila euro che si sono tradotti in quattro borse di studio da 3mila euro ciascuna per i neodiplomati che abbiano ottenuto alla maturità un voto non inferiore ad 85/100 e abbiano un ISEE familiare non superiore a €15.748,78.
L’idea porta la firma del fondatore della ditta, Carlo Barni, che ormai ultranovantenne ha passato le redini dell’impresa ai figli Giuseppe e Luigi, ma ancora oggi è pronto a mettersi in gioco per aiutare i più giovani a studiare, come lui a sua tempo non ha potuto fare. «Siamo sempre attivi nel sociale aiutando le associazioni del territorio e partecipiamo anche all’altra iniziativa attiva in paese per universitari e laureati, grazia alla quale abbiamo incontrato ragazzi che si occupano di cose particolarissime in tutti i campi – spiega Giuseppe Barni -. Con queste borse di studio abbiamo voluto facilitare agli studenti meritevoli ma magari disagiati l’inserimento nel mondo universitario per permettergli di sfruttare le loro capacità con un sostegno che vada oltre il riconoscimento simbolico. L’iniziativa è nata da mio padre, che si è dovuto fermare alla licenza elementare e adesso crede molto nel sostegno agli studenti».
Il risultato è un bando di prossima pubblicazione, che rimarrà aperto fino al 6 febbraio, grazie al quale per chi è prossimo ad iniziare il percorso universitario si apre una possibilità in più. «L’azienda ha già collaborato ripetutamente a progetti che vanno in questa direzione, non solo sul fronte economico ma anche proponendo idee – sottolinea il sindaco Susanna Biondi -. Un mese fa ci hanno fatto questa proposta e con l’assessore alla pubblica istruzione Stefano Carnevali desidero ringraziarli di cuore per la generosità e la lungimiranza che dimostrano anche in questa occasione. Davvero un esempio virtuoso per tutti noi: chi con tanto lavoro e sacrificio è riuscito a crescere non gira lo sguardo, perché sa bene che si progredisce veramente solo se lo si fa tutti insieme».
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