Qualità dell’Abitare: 15 milioni ai progetti di Legnano, Parabiago e Rescaldina
Città metropolitana di Milano ha ottenuto i fondi previsti dal Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims)
La Città metropolitana di Milano ha ottenuto 33 milioni dei 3,2 miliardi previsti dal Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) grazie a tre progetti di riqualificazione urbana.
La Città metropolitana, con i Comuni di Baranzate, Cologno Monzese, Corsico, Legnano, Parabiago, Pieve Emanuele, Rescaldina, Rho e Solaro, ha partecipato al bando per il Programma Nazionale per la Qualità
dell’Abitare (PINQUA) con tre proposte che sono state ammesse a finanziamento per la graduatoria. Le proposte comprendono 24 interventi di rigenerazione urbana. Quello di Legnano, Parabiago e Rescaldina sarà finanziato con 15milioni di euro.
Nel dettaglio il progetto relativo a Legnano riguarda la riqualificazione dell‘ex casa balilla e delle ex sede della provincia di vie dei Mille per progetti di co-housing.
A Legnano arriva il co-housing, alloggi con spazi condivisi in stabili comunali recuperati
A Perabiago il progetto riguarda l’ex Rede ed è finanziato con 700mila
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IL RUOLO DI CITTÀ METROPOLITANA
Palazzo Isimbardi ha svolto un ruolo essenziale nello sviluppo di una strategia unitaria, nel coordinamento e selezione dei progetti comunali, nonché nella gestione delle procedure di candidatura. Sotto la strategia intitolata “CO4REGENERATION.COllaborare tra generazioni, COabitare nei quartieri metropolitani, COstruire COmunità per la rigenerazione dei territori” sono stati selezionati interventi che riguardano principalmente l’edilizia residenziale pubblica e sociale, il riuso di aree, spazi e immobili pubblici e il miglioramento della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbane, con un’elevata qualità dei progetti sotto il profilo ambientale e con l’adozione di soluzioni ecosostenibili, di efficientamento energetico, di miglioramento della resilienza ai cambiamenti climatici e potenziamento ecosistemico delle aree urbane.
Una particolare attenzione è stata assegnata a modelli intergenerazionali per la residenza che integrano soluzioni abitative per
giovani, residenze universitarie, senior housing per anziani autosufficienti, nel solco dell’abitare collaborativo e a funzioni integrate come il co-working e i servizi a sostegno dei genitori lavoratori.
I fondi stanziati dal Ministero -400 milioni ai quali si aggiungono i 2,8 miliardi del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)- sono destinati a progetti che hanno l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. L’Alta Commissione istituita dal Mims ha esaminato in tre mesi le oltre 290 proposte
pervenute da Regioni, Comuni e Città Metropolitane e ha stilato una graduatoria dei 271 progetti ammessi al finanziamento. Tra i tre progetti vincitori presentati dalla Città metropolitana di Milano, due sono risultati particolarmente apprezzati, classificandosi rispettivamente tra le prime cinquanta e le prime trenta posizioni.
IL COMMENTO DELL’ASSESSORE CENSI
«Con la partecipazione a questo bando – dichiara la vice sindaca metropolitana Arianna Censi – si conferma la vocazione di Città Metropolitana di Milano ad attivare progetti di rigenerazione territoriale ed urbana, cogliendo tutte le opportunità di finanziamento e proseguendo l’approccio concertativo con i Comuni del territorio metropolitano e la loro rappresentanza in ANCI. Tale strategia è stata assunta da Città Metropolitana come questione sfidante e trasversale, in grado di aggregare una molteplicità di soggetti (pubblici, privati e del terzo settore) su progetti di carattere innovativo e in grado di generare positivi effetti moltiplicatori in questo difficile momento. Insieme alle proposte del Comune di Milano, anch’esse ammesse a finanziamento, gli interventi nei nove Comuni metropolitani consentiranno la rigenerazione di territori sottoposti a forte tensione abitativa. Questo nuovo risultato ottenuto conferma la bontà del lavoro svolto in questi anni dell’Ente e il suo impegno a favore della riqualificazione urbana».
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