Arrestato don Emanuele Tempesta, a Busto Garolfo apre uno sportello di supporto psicologico
Il comune di Busto Garolfo ha attivato uno sportello di supporto psicologico per aiutare le famiglie a rielaborare l’accaduto e a comunicarlo ai più piccoli
Rabbia, stupore, incredulità. È una Busto Garolfo attonita quella che in questi giorni sta facendo i conti con l’arresto di don Emanuele Tempesta, vicario parrocchiale delle due parrocchie cittadine accusato di abusi sessuali su minori nel periodo che va da febbraio 2020 a maggio 2021, raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Busto Arsizio Luisa Bovitutti mentre si trovava in campeggio con i ragazzi dell’oratorio a Bardonecchia.
Per dare sostegno alle famiglie, scosse dalle notizie di cronaca che hanno travolto il paese, da domani sarà attivo nei giorni lavorativi dalle 9 alle 18 uno sportello di supporto psicologico al quale si potrà accedere chiamando il numero 351.9825333 o scrivendo una mail all’indirizzo lineadiascolto@centrocta.it, istituito dall’amministrazione comunale come preannunciato fin dalle prime ore dopo l’arresto. «A seguito dei tristi accadimenti che hanno interessato la nostra comunità, l’amministrazione comunale ha deciso di aprire uno sportello di ascolto psicologico condotto da professionisti qualificati e competenti, individuati da Azienda So.Le. – spiega il sindaco, Susanna Biondi -. Crediamo che questo strumento possa aiutare le famiglie di Busto Garolfo a rielaborare l’accaduto, cercando anche, qualora ce ne fosse bisogno, le parole giuste per comunicare quanto successo ai più piccoli».
Proprio oggi, lunedì 19 luglio, il sacerdote 29enne, al primo incarico dopo l’ordinazione sacerdotale, si è sottoposto all’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio Stefano Colombo. Il religioso ha negato ogni accusa, dicendosi «scioccato» e «provato» per gli addebiti «infamanti» che gli sono stati mossi. Secondo quanto è emerso dalle indagini della Squadra mobile di Milano, coordinate dal pubblico ministero Flavia Salvatore della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, sarebbero almeno sette le vittime degli abusi sessuali, tutti minori di età compresa tra i 7 e gli 11 anni. L’inchiesta, che è comunque ancora alle fasi iniziali, tanto che gli inquirenti stessi procedono per ora con i piedi di piombo, è partita dalle denunce di alcune mamme, che avevano notato segni di disagio nei figli, poi ascoltati durante le audizioni protette. Dopo la pausa estiva il pm di Busto Arsizio Flavia Salvatore ascolterà i minori con la formula dell’incidente probatorio.
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