29 anni fa la strage di via D’Amelio, San Giorgio intitola il piazzale della scuola a Falcone e Borsellino
Il comune di San Giorgio ha deciso di intitolare il piazzale antistante la scuola primaria del paese ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Domenica 19 luglio 1992, ore 16.58. Sono passati 57 giorni dalla strage di Capaci. Paolo Borsellino, 52 anni, magistrato da 29, salta in aria nel cuore di Palermo, in via D’Amelio, vicino all’abitazione di sua madre e sua sorella. Una Fiat 126 con il suo carico da circa 100 chili di tritolo esplode al suo passaggio e si porta via, insieme al procuratore aggiunto della Procura di Palermo, cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Unico superstite Antonino Vullo.
Ventinove anni dopo, San Giorgio su Legnano si appresta a ricordare Paolo Borsellino, il collega magistrato Giovanni Falcone e le loro idee che ancora oggi «continuano a camminare sulle gambe di altri uomini» intitolando a loro e al loro sacrificio il piazzale antistante alle scuole Rodari. «L’idea negli anni scorsi è nata dalla collaborazione tra l’amministrazione e la sezione cittadina dell’ANPI – spiega il sindaco Walter Cecchin -. Ci è sembrato significativo scegliere proprio il piazzale antistante alle scuole, perché sono in primis le nuove generazioni che devono essere protagoniste del cambiamento. Con l’intitolazione e la targa che ricorderà i due magistrati proprio in quel punto, speriamo di offrire uno spunto di riflessione costante ai nostri ragazzi».
Nel piazzale fa già bella mostra di sé basamento su cui sarà posizionata la targa, offerto da un cittadino. Per scegliere la frase che accompagnerà l’immagine dei due magistrati, invece, l’amministrazione ha lanciato un sondaggio e saranno i sangiorgesi a scegliere tra una citazione di Giovanni Falcone («Ho sempre pensato che la mafia potesse essere sconfitta, ancor prima che dalla Giustizia, con l’istruzione e con il ruolo importante della scuola. L’arma più efficace per sconfiggerla è un bravo insegnante») e una di Antonino Caponnetto («La mafia teme la scuola più della giustizia, l’istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa»). L’inaugurazione è in programma per settembre, quando si tornerà in classe, proprio per rendere partecipi i più piccoli.
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