Morte delle sorelle Agrati, primo sopralluogo per la nuova perizia sulle cause dell’incendio
Primo sopralluogo per la nuova perizia per individuare «causa e dinamica dell’incendio» che sei anni fa tolse la vita alle sorelle Carla e Maria Agrati
Al via la nuova perizia per individuare «causa e dinamica dell’incendio» che nella notte tra il 12 e il 13 aprile 2015 avvolse l’abitazione al civico 33 di via Roma a Cerro Maggiore, togliendo la vita alle sorelle Carla e Maria Agrati. Il nuovo approfondimento per ricostruire la sequenza degli eventi di quella tragica notte era stato disposto dalla Corte di Assise di Busto Arsizio lo scorso 18 maggio nell’ambito del processo che vede imputato per l’omicidio delle due donne il fratello Giuseppe, unico superstite del rogo, e oggi, martedì 13 luglio, si è svolto il primo sopralluogo.
Giuseppe Agrati è indagato per duplice omicidio da marzo 2019. Le indagini sul rogo erano state riaperte dopo che la Procura Generale di Milano aveva avocato il fascicolo aperto a suo carico a seguito dell’opposizione presentata da un nipote delle due donne rispetto alla richiesta di archiviazione della Procura di Busto Arsizio. Secondo la tesi degli inquirenti, l’uomo, che si trova in carcere ormai da oltre un anno e mezzo, avrebbe appiccato l’incendio che distrusse la casa di via Roma e spezzò la vita di Maria e Carla per questioni economiche.
Agrati sarà sottoposto anche ad una nuova perizia psichiatrica per verificare la sua capacità di intendere e di volere al momento dell’incendio, sempre per volontà della Corte di Assise di Busto Arsizio. La decisione era arrivata a valle dell’acquisizione della relazione stilata ai tempi dal consulente nominato dal giudice dell’udienza preliminare, che aveva decretato la capacità di stare in giudizio di Agrati ma aveva anche sottolineato alcuni aspetti sui quali la Corte ha ritenuto necessari ulteriori approfondimenti. Nella nuova perizia psichiatrica il consulente dovrà valutare se l’imputato sia affetto da disturbo mentale e nel caso di quale tipo, la sua capacità di intendere e volere al momento dei fatti, l’eventuale pericolosità sociale e la necessità di cure: per farlo avrà tempo fino al 20 settembre, data fissata per il deposito della relazione i cui risultati saranno poi discussi in aula martedì 5 ottobre.
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