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Reddito di cittadinanza, a Rescaldina solo tre percettori al “lavoro” con i progetti utili alla collettività

Il vicesindaco Rudoni, sollecitato dal Movimento 5 Stelle, ha spiegato i problemi legati all'attuazione dei PUC per i percettori di reddito di cittadinanza

reddito di cittadinanza

Che attivare i progetti utili alla collettività per chi percepisce il reddito di cittadinanza sia più facile a dirsi che a farsi – tra problemi legati alle piattaforme informatiche, sovraccarico di lavoro per gli uffici, necessità di trovare mansioni nuove e diverse da quelle ricoperte dai dipendenti comunali o dati in appalto e di affiancare dei tutor ai percettori della misura di sostegno al reddito -, lo aveva già raccontato nei mesi scorsi la scarsa attuazione di questo strumento nel nostro territorio. L’ennesima conferma arriva da Rescaldina, dove più volte il Movimento 5 Stelle ha portato la questione sul tavolo del consiglio comunale, l’ultima proprio durante la seduta di venerdì 25 giugno, con un’interrogazione del capogruppo Massimo Oggioni che invitava la giunta a fare il punto della situazione, dalla quale è emerso che finora, nonostante quasi un anno di tentativi, sono solamente tre i beneficiari della misura di sostegno che il comune è effettivamente riuscito a “mettere al lavoro”.

«Ad oggi sono operativi tre soggetti: due in ambito cimiteriale, allo scopo di implementare il decoro urbano, e il terzo che coadiuva l’organizzazione e la catalogazione dei materiali dell’archivio comunale – ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Enrico Rudoni -. Perché solo tre? Perché come ogni mese, se non ogni settimana, sorge costantemente il problema della piattaforma GePI in cui non compaiono più i beneficiari e pertanto si è impossibilitati a collegarli alle progettualità. Questa problematica è stata già sollevata ed è stato chiesto un parere al Ministero sia da parte del comune di Rescaldina, sia da parte di Azienda So.Le. (l’azienda speciale consortile che gestisce i servizi sociali per i comuni del Legnanese, ndr) ma il Ministero ad oggi non ha ancora risposto. Il risultato è che le progettualità che abbiamo caricato in piattaforma già a partire dai primi mesi del 2020 sono in stand by in quanto non è possibile l’abbinamento tra percettori di reddito di cittadinanza, che sono tenuti ai progetti utili alla collettività, e le progettualità stesse»

Nei piani di Piazza Chiesa i cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza da coinvolgere nei PUC avrebbero dovuto essere almeno 25. Con progetti che spaziano dalla sistemazione e verniciatura degli arredi urbani nei luoghi pubblici al censimento della segnaletica verticale danneggiata o da sostituire, dalla gestione delle chiusure stradali per gli eventi straordinari e per le ordinanze permanenti di divieto di transito alle imbiancature straordinarie degli immobili pubblici, dalla manutenzione e pulizia dei giardini pubblici, della piazza Mercato, della piattaforma ecologica e del centro Sandro Pertini alla pulizia delle piste ciclabili, dei cimiteri e del verde lungo il ciglio stradale, passando per la raccolta delle foglie lungo i marciapiedi nel periodo autunnale, la sistemazione del magazzino comunale, lo spargimento del sale sui marciapiedi e nei luoghi sensibili nel periodo invernale e il supporto all’ufficio lavori pubblici per l’allestimento in caso di manifestazioni cittadine. «Tutti questi progetti sono già stati declinati, è stato individuato il materiale occorrente, è stato ipotizzato il periodo in cui in linea di massima si potrebbero svolgere, è stato definito il numero di persone necessarie per ognuna, sono stati firmati dal sindaco, caricati a sistema e approvati da azienda So.Le. – ha aggiunto il vicesindaco -, ma giacciono per la maggior parte in attesa di essere svolti a causa delle problematiche citate. L’eccessiva burocratizzazione di questo strumento ne inficia la funzionalità e l’efficacia. L’ufficio ci lavora da quasi un anno, ma non è riuscito ad attivare più di tre PUC: c’è un evidente inefficacia di questo strumento al momento o quantomeno delle grosse criticità».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Giugno 2021
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