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Da Legnano, Busto Garolfo e Dairago il patrocinio al Milano Pride: «Le differenze sono un arricchimento»

Il Milano Pride ha ricevuto il patrocinio di una ventina di amministrazioni comunali, fra le quali anche Busto Garolfo, Dairago, Legnano, Arese e Bollate

Gay Pride a Milano (inserita in galleria)

Milano si colora di arcobaleno con il Milano Pride. Gli eventi collegati alla manifestazione organizzata dalla Commissione Pride del CIG Arcigay Milano in collaborazione con le associazioni del Coordinamento Arcobaleno in realtà sono iniziati già venerdì 18 giugno e proseguiranno fino a domenica 27, ma l’evento finale è in programma per domani, sabato 26 giugno, quando dalle 16 all’Arco della Pace dal palco parleranno le associazioni del Coordinamento Arcobaleno, il coordinamento delle associazioni LGBTQIA+ di Milano e Città metropolitana, insieme a rappresentanti delle istituzioni e numerosi ospiti, e ci sarà un flashmob per ribadire l’urgenza dell’approvazione del ddl Zan.

Il Pride è da sempre legato al mese di giugno per ricordare gli scontri di Stonewall nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969, quando la polizia fece irruzione in popolare bar gay del Greenwich Village di New York e i presenti, accusati di indecenza solo per il loro orientamento sessuale, si ribellarono, con la comunità gay che nei giorni successivi scese in piazza. Quest’anno gli eventi, pur con tutte le limitazioni del caso, sono tornati in presenza dopo lo stop legato alla pandemia, e hanno ricevuto il patrocinio di una ventina di amministrazioni comunali, tra cui anche Legnano, Busto Garolfo (che domani sarà anche presente con una rappresentanza dell’amministrazione al Milano Pride), Dairago, Arese e Bollate.

busto garolfo patricinio milano pride

«Concedere il patrocinio al Milano Pride – commenta Lorenzo Radice, sindaco di Legnano – significa dare un segnale di attenzione a un mondo che è parte del nostro mondo». «Concediamo il patrocinio alla manifestazione da molti anni e quest’anno lo facciamo con ancora più convinzione, in un momento legato alla discussione sul ddl Zan- aggiunge la prima cittadina di Busto Garolfo, Susanna Biondi, che ieri, giovedì 24 giugno, insieme ad altri sindaci del Castanese e del Magentino e ai rappresentati dell’associazione Le Rose di Gertrude ha partecipato ad un momento di sensibilizzazione e di attenzione ai diritti della comunità LGBTQIA+ -, : è ora che i diritti civili siano riconosciuti pienamente a tutti e che le differenze vengano accolte in maniera piena, perché le differenze sono un arricchimento e non un problema».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Giugno 2021
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