Rescaldina, nuovo futuro in vista per la ex biglietteria della stazione
La giunta di Rescaldina ha approvato la bozza di contratto per la concessione in comodato gratuito dei locali della ex biglietteria della stazione
Rush finale per la “rinascita” dei locali della ex biglietteria di FerrovieNord di Rescaldina. Per gli spazi della stazione, che da anni è al centro delle proteste per le situazioni di degrado legate allo spaccio e al consumo di stupefacenti che a più riprese sono state denunciate dai cittadini, nei prossimi mesi potrebbe aprirsi un nuovo orizzonte con la concessione in comodato d’uso al comune, il cui iter è ormai ad un passo dalla conclusione.
In stazione di Rescaldina, infatti, da anni la biglietteria è solamente elettronica, e i locali che ospitavano la biglietteria fisica non sono più utilizzati. Così il comune già nel 2019 aveva avviato l’iter per l’assegnazione e il conseguente recupero degli spazi, sia per «evitare la perdita della funzione sociale del bene» sia per scongiurare il rischio che «la perdurante e mancata utilizzazione dei locali di servizio alla stazione ferroviaria possa nel tempo incrementare il degrado dei luoghi o, comunque, non agevolare il processo di riqualificazione della zona», soprattutto considerando la vicinanza della stazione al Bosco del Rugareto, dove purtroppo spaccio e consumo di stupefacenti sono di casa. Ferrovie Nord, da parte sua, si è mostrata disponibile a concedere in comodato gratuito a Piazza Chiesa i locali, e l’iter è ormai in dirittura d’arrivo: la bozza di contratto è già stata approvata dalla giunta e il procedimento relativo è ormai alle battute finali.
Il futuro dei locali è ancora da scrivere, ma quella di farne spazi da destinare ad associazioni e volontari è già più che un’idea. «Vogliamo sviluppare una progettazione di ampio respiro con il coinvolgimento di quanti più associazioni e volontari possibile, costruendo la proposta insieme a loro anche attraverso la presentazione nelle consulte – spiega il sindaco Gilles Ielo -. L’obiettivo è quello di avere un presidio per quante più ore possibili, soprattutto in alcune fasce orario come quella del tardo pomeriggio. Abbiamo già avuto, ad esempio, la disponibilità dei Guardiafuochi e valuterò l’idea di ricevere in quei locali i cittadini un giorno alla settimana».
Per mettere un freno al fenomeno dello spaccio, nella zona della stazione e del vicino Parco del Rugareto da qualche mese è stato avviato anche un progetto che ha ottenuto un finanziamento regionale grazie ad un bando finalizzato all’attivazione di «processi di inclusione a livello della comunità di giovani e adulti a grave rischio di marginalità e disagio sociale». Attraverso l’iniziativa nelle zone più “critiche”, quelle dove spesso gli stessi cittadini segnalano la presenza di tossicodipendenti, sono attivi educatori che cercando di indirizzare i consumatori di sostanze stupefacenti verso un percorso di recupero e di sensibilizzarli alla consapevolezza del luogo in cui si trovano e della necessità di non creare situazioni di degrado come quelle che possono derivare, ad esempio, dall’abbandono di siringhe.
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