Sindacati: «No alla privatizzazione della scuola dell’Infazia di Magnago»
Il Comune di Magnago intende esternalizzare il servizio della Scuola di infanzia comunale Coniugi Radice e il personale operante. La contrarietà delle rappresentanze sindacali
Magnago ha deciso di esternalizzare il servizio della Scuola dell’infanzia comunale Coniugi Radice e il personale operante. Una decisione che ha fatto insorgere i sindacati Fp Cgil Ticino-Olona: «Abbiamo espresso netta contrarietà all’operazione sia per ragioni di metodo sia per ragioni di merito. Chiediamo alla cittadinanza di sostenere con ogni mezzo possibile la battaglia delle lavoratrici e delle famiglie per far sì che l’Amministrazione Comunale torni sui propri passi e mantenga la gestione diretta del servizio».
«In un momento in cui, la pandemia ha disvelato, dopo anni di ricette miopi, il valore del pubblico ed è appena stato siglato con Cgil, Cisl e Uil il patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale in cui anche il Governo mette al centro la Pubblica Amministrazione – commenta la sindacalista Vera Addamo segretaria della Fp Cgil Ticino Olona – , la Giunta comunale di Magnago compie una precisa scelta politica di non gestire più direttamente i servizi educativi 3-6. Non comprendiamo le cause di questa scelta e rimarcando la netta contrarietà all’esternalizzazione del servizio sottolineiamo il senso di ingratitudine dell’Amministrazione rispetto ad un personale ancora nel pieno della capacità lavorativa che per circa venti anni ha gestito con dedizione e professionalità la scuola dell’Infanzia Coniugi Radice di Magnago. Qual è il progetto? Immaginiamo forse che l’aggiudicatario della concessione, per rientrare dai costi di gestione metta tra le sue priorità quelle di innalzare la qualità dell’offerta educativa?».
A fronte di queste criticità e a seguito del mandato ricevuto dall’assemblea dei lavoratori del Comune di Magnago i sindacalisti hanno proclamato lo stato di agitazione lo scorso 17 maggio. Dal canto suo il Comune non ha compiuto alcun passo indietro. Concludono i sindacati: «La procedura di raffreddamento del conflitto in Prefettura il 24 maggio si è conclusa con esito negativo, in quanto alla nostra richiesta di sospendere l’iter dell’esternalizzazione e di avviare un confronto a 360° per valutare ogni possibile soluzione, l’Amministrazione Comunale ha escluso la possibilità di sospendere la procedura di esternalizzazione in corso».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.