Ornella Fornara, comandante del comando unico di Polizia Locale di Canegrate e San Giorgio su Legnano, è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il riconoscimento è stato concesso dal Quirinale con un decreto che porta la data del 27 dicembre scorso, ma solo nei giorni scorsi è arrivata la comunicazione ufficiale.

Ornella Fornara, comandate della Polizia Locale di San Giorgio e Canegrate, Cavaliere della Repubblica

Classe 1967, Ornella Fornara ha alle spalle una carriera ormai ultratrentennale nelle file della Polizia Locale, vissuta minuto per minuto nel comando di Polizia Locale di Canegrate prima come agente, poi come sottoufficiale e come ufficiale e infine come comandante dal 2012. E ora per lei sono arrivate le insegne verdi e rosse.

Comandante, diventare Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica non è cosa di tutti i giorni. Che effetto ha fatto ricevere la lettera?
Ho trovato la lettera nella cassetta della posta di casa mentre ero insieme a mio figlio: era una busta quasi di altri tempi. L’ho aperta chiedendomi di cosa si trattasse e sono rimasta senza parole, mi ha davvero colto di sorpresa perché è un riconoscimento davvero lontano dalle mie aspettative. Anzi, dalle nostre aspettative, perché anche se l’onorificenza è stata concessa a me la considero come un riconoscimento per tutto il gruppo e anche per gli amministratori che in questo ultimo anno ci sono stati molto vicini.

Anno decisamente complicato per la Polizia Locale… Come avete vissuto questi ultimi mesi?
Certamente non è stato un periodo semplice. Una delle prime attività che ci ha impegnato è stata la distribuzione di mascherine: siamo stati fortunati perché una ditta del territorio si è messa subito a disposizione e in pochissimo tempo ci ha consegnato tante mascherine quanti sono gli abitanti del paese, e ricordo ancora che quando le consegnavamo i cittadini le ritiravano come fossero il bene più prezioso che avremmo potuto dare loro. In generale siamo diventati un punto di riferimento per i bisogni della popolazione, tanto che il vicesindaco (Matteo Modica, ndr) ci ha definito polizia sociale. Per tutti noi è stato naturale mettersi a disposizione, il comando è diventato in un certo senso casa nostra: a volte non eravamo nemmeno abbastanza numerosi da rispondere a tutte le telefonate dei cittadini che cercavano informazioni, e nella prima fase anche reperire i nominativi dei cittadini colpiti dal virus per aiutarli con le necessità che ne derivavano non è stato semplice.

Cosa significa per lei essere diventata Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica?
È una sfida: bisognerà continuare a meritarsi l’onorificenza e quel “Cav.” davanti al nome, ed è sicuramente uno sprone a fare sempre meglio. Ne sono e ne siamo molto contenti perché è anche un riconoscimento per la Polizia Locale, che a volte sembra la “sorella minore” ma ha un ruolo fondamentale perché noi siamo presenti ogni giorno e conosciamo davvero il territorio.