Sbarre e telecamere agli ingressi del Parco del Roccolo per mettere fine una volta per tutte all’abbandono dei rifiuti, fenomeno che purtroppo è ormai diventato endemico in tutto il territorio e non risparmia nemmeno il polmone verde da circa 16 chilometri quadri a cavallo tra i comuni di Arluno, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Nerviano e Parabiago. La proposta arriva da CambiAmo Canegrate, che dai banchi di opposizione del consiglio comunale cittadino ha presentato una mozione per chiedere all’amministrazione di intervenire sugli accessi comunali al parco e di farsi promotrice dell’iniziativa anche con gli altri comuni coinvolti.

«La salvaguardia e tutela dell’ambiente è una priorità che l’amministrazione comunale deve perseguire – si legge nella mozione protocollata in questi giorni -. Recentemente siamo venuti a conoscenza dell’abbandono di quantità considerevoli di lana di roccia in diversi punti all’interno del Parco del Roccolo, che è soggetto, purtroppo, a sversamenti abusivi di materiali e rifiuti di varie origini, tra i quali anche materiali di risulta edile».

E proprio per questo il gruppo di minoranza è tornato a chiedere il posizionamento di sbarre e telecamere agli ingressi del polmone verde, come aveva già fatto con un emendamento in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2020. Allora la proposta non era andata a buon fine, ma il sindaco Roberto Colombo si era comunque detto «favorevole all’installazione», spiega la lista, e «aveva dichiarato che si sarebbe attivato». Così ora CambiAmo Canegrate ci riprova con una mozione che approderà tra i banchi del parlamentino durante la prossima seduta.