Crisi Teva a Nerviano: il sindaco chiede l’intervento di Regione e Ministero
«Va mantenuto il polo farmaceutico Teva a Nerviano». Ne è certo il sindaco Massimo Cozzi che ha chiesto un intervento della Regione e del Ministero
L’amministrazione comunale di Nerviano esprime «grave preoccupazione» dopo avere appreso la notizia della paventata dismissione del sito produttivo di Actavis (Teva), presente sul territorio nervianese, entro l’estate del 2022. Una notizia che ha fatto tremare il territorio considerato che l’azienda farmaceutica in questione dà lavoro ad oltre 350 persone.
L’azienda farmaceutica Teva chiude la produzione a Nerviano: coinvolti oltre 350 lavoratori
Considerata l’entità del problema il sindaco Massimo Cozzi, con la sua giunta, ha interpellato i consiglieri regionali e parlamentari in quanto «la Regione Lombardia e il Ministero delle Attività Produttive devono subito occuparsi di questa situazione. Stiamo parlando di un polo farmaceutico di assoluta eccellenza: un fiore all’occhiello per il nostro territorio». Il primo cittadino ha, inoltre, ringraziato tutti i sindaci dell’Alto Milanese che si sono messi a «completa disposizione per qualsiasi iniziativa si voglia prendere per salvaguardare questo importante polo produttivo.
«Da parte nostra – conclude il sindaco di Nerviano -, chiederemo subito un incontro con la proprietà e con i sindacati per capire e approfondire meglio la situazione e le motivazioni di questa scelta. Riteniamo fondamentale e imprescindibile il mantenimento in questa area di un polo farmaceutico e la totale salvaguardia di tutti i posti di lavoro, che hanno l’assoluta precedenza su tutto. Siamo di fronte ad un vero e proprio fulmine a ciel sereno, che merita la massima attenzione e mobilitazione di tutto il territorio per non perdere una vera e propria eccellenza in un periodo già così difficile e complesso».
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