Fiori e palloncini per il ritorno in classe di scuole dell’infanzia e primarie all’istituto comprensivo Via IV Novembre di Parabiago. Nei giorni scorsi i più piccoli anche nei plessi della città della calzatura sono tornati in classe e l’hanno fatto all’insegna dei colori e della gioia di ritrovarsi di nuovo tutti insieme dopo lo stop forzato alla didattica in presenza scattato prima con la zona arancione rafforzato decisa dal presidente regionale Attilio Fontana e poi con la zona rossa dettata dal Governo.

Alla scuola dell’infanzia statale di via XXIV Maggio i bimbi sono tornati in aula con un fiore: i giovanissimi studenti, infatti, si sono dedicati insieme agli insegnanti a mettere a dimora bulbi, semi e piantine di cui ora si prenderanno cura come auspicio di rinascita e «come simbolo della cura e amore con cui la scuola giornalmente alimenta ogni bambino». Le insegnanti, inoltre, hanno regalato ai bambini alcune frasi ricche di speranza di Madre Teresa di Calcutta, Anna Maria Ortese e Henry David Thoreau.

Gli alunni delle primarie, invece, sono stati accolti da una “coreografia” a base di palloncini colorati, fiori, aquiloni e tanta musica: alle Rancilio i bambini all’ingresso sono passati sotto un arcobaleno di palloncini colorati e aquiloni variopinti, mentre alle Travaini i piccoli sono stati rallegrati da tanti fiori colorati. I corridoi e le aule sono tornati ad essere animate dalle voci dei bambini e dai suoni di musica e canzoni. Anche gli insegnanti delle scuole primarie hanno voluto regalare ai loro alunni tante frasi beneauguranti che i bambini hanno trovato esposte all’ingresso della scuola.

«Il mio “grazie” a voi, genitori, per la costante fiducia e collaborazione – sottolinea la dirigente scolastica Antonina Mirabile rispondendo ai tanti messaggi di ringraziamento arrivati dai genitori -! Solo un gesto festoso per esprimere la nostra gioia, la gioia della scuola, la gioia dei docenti, la gioia del personale tutto, la mia gioia nel poter incrociare i volti felici dei bambini negli spazi della nostra amata scuola: un abbraccio virtuale, nella commozione della ritrovata quotidianità, ad ogni bambino!»