Via libera a Parabiago al nuovo canone unico, FdI: «Lo Stato continui a snellire la burocrazia»
Approvato all'unanimità in consiglio comunale a Parabiago il nuovo regolamento per l'applicazione del cosiddetto canone unico
Via libera in consiglio comunale a Parabiago al regolamento per l’applicazione del cosiddetto canone unico, ovvero il canone patrimoniale di concessione, autorizzazione di occupazione ed esposizione pubblicitaria introdotto dalla legge di bilancio 2020 che comuni, province e città metropolitane hanno l’obbligo di istituire a partire dal 1° gennaio 2021 ed entro il termine fissato dalle norme per l’approvazione del bilancio di previsione.
Il canone sostituisce il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP), l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni, e il canone non ricognitore previsto dal codice della strada e deve essere disciplinato dai singoli enti attraverso un regolamento che assicuri un gettito pari almeno a quello derivanti dai tributi che sostituisce. «Nella stesura del regolamento abbiamo tenuto conto della volontà del legislatore di semplificare il quadro normativo e rendere effettivamente unico il prelievo attraverso la previsione di una sola tariffa – ha spiegato l’assessore al bilancio Mario Almici -. Per consentire il raccordo tra l’attuale assetto impositivo e il nuovo prelievo, abbiamo previsto l’utilizzo di coefficienti moltiplicatori. Trattandosi di disciplina di nuova introduzione, ci riserviamo di verificarne l’applicazione concreta e individuare eventuali necessità di modifica».
«Anche nella scrittura e nell’applicazione di questo regolamento è necessario tenere sempre in considerazione la situazione contingente in cui ci troviamo e quindi la possibilità di deroghe, esenzioni e riduzioni che potrebbero essere utilizzate durante il prossimo anno – ha sottolineato il capogruppo di riParabiago Giuliano Rancilio -, come ad esempio si potrebbe valutare di fare, se ci saranno i presupposti, per l’occupazione del suolo pubblico da parte di esercenti che intendano ampliare la propria attività all’esterno nel periodo estivo, che in questo momento particolare garantisce distanziamento e aumento della sicurezza sanitaria. I comuni, inoltre, per definire la tariffa possono applicare anche un criterio riguardante la zona occupata in ordine al sacrificio imposto alla collettività per la sottrazione dell’area all’uso pubblico: per noi alcune occupazioni non sono un sacrificio ma migliorano la fruizione dei luoghi e anche in questo caso si potrebbe utilizzare il criterio in maniera virtuosa».
«Fratelli d’Italia era all’opposizione del governo Conte come è all’opposizione del governo Draghi, ma il canone unico è uno strumento importante di semplificazione della leviatanica burocrazia statale italiana, anche e soprattutto perché, grazie all’impegno del nostro sindaco, dell’assessore al bilancio e degli uffici competenti, la nuova imposta unica inciderà in maniera pressoché paritetica sia sulle casse dell’ente sia sulle tasche dei contribuenti – ha invece commentato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Giuliano Polito -. Il nostro auspicio è che lo Stato continui a semplificare la burocrazia, ma che inizi anche a sostenere con adeguati risarcimenti economici e con disposizioni di buonsenso, merce rara in tempi di zone colorate carnevalesche, le nostre piccole e medie imprese in un momento di estrema quando evidente sofferenza economica come questo».
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