Torre Amigazzi, Vivere Rescaldina: «Rimediamo ai disastri urbanistici del centrodestra»
La lista di maggioranza al governo di Rescaldina respinge al mittente le critiche mosse dal consigliere Ambrogio Casati sul progetto per la riqualificazione della corte della Torre Amigazzi
Caro consigliere, ti scrivo. Dopo i dubbi sollevati nei giorni scorsi da Ambrogio Casati, segretario cittadino della Lega da qualche settimana entrato in consiglio comunale, sul progetto proposto dal comune di Rescaldina per restituire a nuova vita la corte della Torre Amigazzi, non si è fatta attendere la risposta dell’amministrazione “targata” Vivere Rescaldina. Che ha deciso di scrivere al consigliere di opposizione per chiarire «errori ed inesattezze» della sua ricostruzione dei fatti.
Rescaldina, Casati contrario al progetto per la Torre Amigazzi: «La corte non è del comune»
«La corte della Torre Amigazzi, edificio decadente a fianco della piazza mercato tra via Gramsci e via Pellico, era un complesso totalmente privato, fino a quando è stata firmata dal comune una convenzione urbanistica nel 2008, dall’amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Raimondi, che ha previsto la riqualificazione della struttura con cessione di parte della stessa al comune, a fronte della realizzazione di un imponente intervento immobiliare residenziale in via Nassirya – spiega Vivere Rescaldina aperta indirizzata al consigliere -. La convenzione urbanistica è risultata, di fatto, un vero disastro: l’imprenditore privato ha costruito i condomini residenziali in via Nassirya, peraltro ritardando la realizzazione delle opere di urbanizzazione (segnaletica, manutenzione del verde, illuminazione, ecc.) con notevoli disagi per i cittadini, e non ha effettuato per nulla i lavori di riqualificazione della corte della Torre Amigazzi, lasciando in uno stato indecoroso, al centro di Rescaldina, un edificio storico amato dai rescaldinesi».
Non solo. La convenzione, infatti, «è stata successivamente riconfermata nel 2010 proprio dall’amministrazione comunale di cui Ambrogio faceva parte come assessore, guidata dal sindaco Magistrali (Lega-Forza Italia-AN), e scadrà nel 2024. I problemi di via Nassirya e della Corte della Torre Amigazzi, che l’attuale amministrazione si trova oggi a dover gestire, sono stati causati da scelte politiche sbagliate condivise da Ambrogio Casati e dalle amministrazioni comunali di centrodestra che si sono succedute, avallando la convenzione che attualmente regola giuridicamente la questione immobiliare».
«Come già successo per altri disastri urbanistici ereditati dal passato, anche in questo caso Vivere Rescaldina è intervenuta per risolvere la situazione e mettere al primo posto l’interesse pubblico dei rescaldinesi – sottolinea la maggioranza -. In primo luogo, negli ultimi anni l’amministrazione comunale guidata da Vivere Rescaldina è riuscita, a gran fatica, ad intervenire per limitare i problemi in via Nassirya, ultimando il parcheggio, la segnaletica e l’illuminazione e rendendo finalmente fruibili e sicuri l’intera via e l’adiacente parcheggio. In secondo luogo, il mese scorso l’attuale amministrazione ha partecipato al bando nazionale “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”, che prevede finanziamenti per la riqualificazione di specifiche aree urbane degradate, depositando un progetto di riqualificazione dell’intero parcheggio dell’attuale area mercato e dell’edificio storico della Corte della Torre Amigazzi».
«Vivere Rescaldina crede che riqualificare le aree urbane degradate, partecipando a progetti nazionali che prevedono specifici finanziamenti, sia un valore aggiunto per l’intera collettività, utile al miglioramento della qualità della vita all’interno del nostro paese – conclude la lista che sostiene il sindaco Gilles Ielo -. Riteniamo infatti che recuperare luoghi storici, migliorandoli dal punto di vista ecologico-ambientale per riconsegnarli ristrutturati alla comunità, sia un dovere di ogni amministrazione comunale virtuosa. Purtroppo non ci stupiscono le parole del consigliere Ambrogio Casati, segretario della Lega di Rescaldina, che esprimono la volontà di mantenere fatiscente e pericolante l’edificio della corte della Torre Amigazzi, peraltro in linea con le scelte del centrodestra che nel tempo hanno portato all’attuale situazione di degrado. Via Nassirya e la Corte della Torre Amigazzi sono purtroppo solo due esempi dei problemi urbanistici causati sul nostro territorio dalle amministrazioni comunali di centrodestra che si sono succedute dal 1999 al 2014. Per rimediare agli errori del passato, Vivere Rescaldina continuerà il proprio impegno per trasformare il nostro territorio al fine di renderlo sempre più vivibile, sicuro e ambientalmente sostenibile, nell’interesse pubblico dell’intera comunità».
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