Parabiago, la fine dei lavori al centro sportivo Libero Ferrario slitta a luglio
L'aggiornamento del cronoprogramma è stato comunicato in risposta ad un'interrogazione di RiParabiago, che ha chiesto conto anche dei problemi di sicurezza della muratura in via Grossi
Covid e maltempo fanno slittare la fine dei lavori al centro sportivo Libero Ferrario di Parabiago, prevista attualmente per la metà di luglio, ovvero quasi un anno dopo rispetto alla chiusura del cantiere preventivata all’avvio della riqualificazione, quando si ipotizzava la conclusione dell’intervento tra giugno e settembre del 2020.
Il primo stop è stato causato dalle piogge intense che hanno bagnato il territorio per quasi un mese tra novembre e dicembre 2019. Poi, ancora prima delle chiusure a livello nazionale, i lavori sono stati nuovamente sospesi a fine febbraio 2020 dal momento che l’impresa che si sta occupando dei lavoro proviene da una delle zone geografiche interessate dai primi casi della pandemia, ovvero dalle vicinanze di Codogno. Con il lockdown l’interruzione si è prolungata fino quasi alla metà di maggio, ma anche in quel momento la ripresa è stata a regime ridotto dal momento che l’impresa stava lavorando anche su alcuni edifici scolastici e in base alle direttive nazionali ha dovuto concentrarsi prevalentemente su quei cantieri. Dalle festività natalizie alla metà di gennaio, infine, l’ultimo stop, ancora una volta causato dal meteo che ha portato un’ondata di freddo nella nostra zona.
A fare il punto della situazione è stato l’assessore ai lavori pubblici Dario Quieti, chiamato a rispondere ad un’interrogazione presentata da riParabiago dopo «diverse segnalazioni dai cittadini preoccupati dal rallentamento dei lavori
di riqualificazione, dallo stato delle impalcature di cantiere dislocate attualmente sul lato di via Alfieri e dalle condizioni
pericolanti della recinzione in muratura sul lato di via Grossi». L’assessore, peraltro, non ha escluso che il ritardo possa aumentare dal momento che per alcuni interventi sarà necessario interpellare la Soprintendenza e che i numerosi incentivi relativi all’attività edilizia “varati” dal Governo stanno allungando sempre di più i tempi necessari per reperire i materiali.
Per quanto riguarda eventuali pericoli per veicoli e passanti, invece, Quieti ha spiegato che «è stato affidato uno specifico incarico di coordinamento della sicurezza e, ad oggi, non si ravvedono situazioni di particolare criticità». I problemi segnalati da riParabiago per la muratura di via Grossi, infatti, sono «ammaloramenti dello stato di finitura superficiale (rigonfiamento e distacchi parziali di intonaco) che, in considerazione dell’epoca di costruzione originaria, risultano presenti da diverso tempo» ma «non interessano gli elementi portanti delle murature di recinzione e non ne compromettono la stabilità». Ad oggi per la recinzione non sono previsti interventi specifici, ma una volta completata la riqualificazione è comunque intenzione dell’amministrazione procedere anche con altri lavori.
Ed è proprio quest’ultimo aspetto che ha lasciato perplessa la civica. «Non concordiamo sul fatto che gli ammaloramenti riguardino soltanto la “finitura superficiale” – spiegano Giuliano Rancilio e i suoi -: lungo via Grossi sono presenti infatti veri e propri buchi nelle pareti che permettono persino di osservare all’interno del campo sportivo. Quanto dichiarato nell’interrogazione non ci rassicura rispetto alle preoccupazioni sulla sicurezza per pedoni e veicoli lungo quei tratti. Riteniamo davvero singolare che in un progetto da oltre 2 milioni di euro, che prevede il futuro utilizzo del sito da parte di numerosi cittadini, sportivi e bagnanti, l’intervento non sia previsto. Speriamo che l’intenzione, dichiarata dall’amministrazione nella risposta, di aggiungere l’intervento sulla recinzione in muratura sia davvero rispettato e invitiamo la giunta a non limitarsi soltanto alle “migliorie quali il rifacimento degli intonaci” ma a realizzare una messa in sicurezza strutturale di consolidamento dell’intero perimetro interessato. E se si riuscisse anche a realizzarla in via prioritaria rispetto a tutte le altre lavorazioni sarebbe importante per la sicurezza di tutti i cittadini».
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