Nelle scorse settimane la Lombardia è tornata in “zona rossa” e le scuole hanno chiuso di nuovo i battenti, riportando studenti e docenti alla didattica a distanza. A Villa Cortese ha abbassato metaforicamente la saracinesca anche la scuola dell’infanzia Speroni Vignati. La chiusura è finita al centro di un’interrogazione arrivata dai banchi della lista di opposizione Nuovamente Villa. Il capogruppo Alessandro De Vito e i consiglieri Andrea Perini e Giuseppe Quacquarelli hanno infatti chiesto alla giunta le ragioni della decisione di non aprire nemmeno ai bambini portatori di disabilità.

«Nonostante quanto previsto dalla norma, da lunedì 15 marzo la scuola materna Speroni Vignati è stata chiusa totalmente, anche per quanto riguarda i bambini portatori di disabilità, per i quali la continuità scolastica è forse ancor più importante di quanto non lo sia per i loro coetanei – sottolinea Nuovamente Villa -. L’assenza dell’attività didattica in presenza, poi, comporta un vero e proprio disservizio per le famiglie e rende difficile l’organizzazione della vita familiare e lavorativa. Ad essere penalizzate in tutto ciò sono soprattutto le donne, spesso costrette a dover scegliere tra lavoro e accudimento dei figli».

«Ci chiediamo e chiediamo alla giunta chi abbia preso la decisione di disporre la chiusura della scuola materna Speroni Vignati, nonostante quanto disposto dalla norma – aggiunge il gruppo di opposizione -. Ci chiediamo se gli assessori Bergamaschi e Olgiati, rispettivamente assessore ai servizi sociali e all’istruzione, fossero informati sulle intenzioni della scuola e quali sono state le iniziative messe in campo dagli assessori per garantire sostegno alle famiglie. Ancora, per quale motivo nella settimana scorsa non è stata garantita l’apertura della scuola, come accade in molti comuni limitrofi? Qual era il piano predisposto dalla giunta e dalla scuola scuola Speroni Vignati in vista dell’annunciata “zona rossa”?».