San Giorgio, via libera al rilancio di Accam verso l’economia circolare
Il consiglio comunale di San Giorgio su legnano ha dato il via libera all'unanimità all'atto di indirizzo portato in aula dalla giunta in vista dell'assemblea di Accam
Da San Giorgio su Legnano arriva il via libera al rilancio di Accam nell’ottica dell’economia circolare. Il consiglio comunale nei giorni scorsi ha dato il via libera all’unanimità all’atto di indirizzo portato in aula dalla giunta Cecchin in vista dell’assemblea dei soci di oggi, lunedì 22 marzo, dove verrà definito il destino dell’inceneritore di Borsano, da troppo tempo in bilico tra ipotesi di salvataggio e il rischio sempre più concreto di portare i libri in tribunale.
L’approvazione spinge il comune verso il placet alla costituzione di una NewCo che coinvolga in prima battuta Amga (attraverso la partecipata Aemme Linea Ambiente) e Agesp e in un secondo momento anche Cap Holding, gestore del servizio idrico integrato della Città Metropolitana di Milano: quel piano, in soldoni, a cui le due società lavorano da mesi a fortune alterne per rilanciare Accam su nuove basi, per il quale, dopo il vertice in Regione dei giorni scorsi, questa sera dovrebbe essere presentato in assemblea il piano industriale.
«Con la riconfigurazione dell’assetto societario che conseguirebbe alla NewCo – ha spiegato il sindaco Walter Cecchin, che con l’assessore Linda Morelli da anni segue il travagliato percorso della società e già nei mesi scorsi si era espresso a favore del salvataggio -, i comuni non avrebbero più così tanta ingerenza sulla conduzione delle società: daranno delle direttive, ci sarà un controllo pubblico ma saranno dei tecnici con competenze specifiche a gestire una società, senza influenza diretto o indiretta della politica. La salute dei cittadini per noi naturalmente è molto importante e dovranno essere fatti degli investimenti per tutelarla: non si pensi che il nostro intento sia quello di lasciare l’inceneritore così come è oggi. Sicuramente non si tratta di un piano industriale cui è semplice mettere mano, ma Aemme Linea Ambiente, Agesp, Accam e Cap Holding hanno messo in campo la loro esperienza tecnica proprio per approntare un piano industriale fattibile».
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