Canegrate risponde all’appello di Libera con due lenzuoli bianchi
Il Comune di Canegrate ricorda le vittime Salvatore Raiti, Antonio Rampino, Donald Bruce Mackay e Luca Cottarelli
«Salvatore Raiti, Antonio Rampino, Donald Bruce Mackay e Luca Cottarelli. Quattro nomi, quattro vittime innocenti, quattro storie da non dimenticare». Così il Comune di Canegrate risponde all’appello di Libera Milano e del Coordinamento La Pace in Comune, partecipando all’iniziativa “Lenzuoliamo Milano” per la XXVI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che ricorre domani, domenica 21 marzo.
«Abbiamo appeso due lenzuoli bianchi alle finestre del municipio – spiega l’assessore alla Cultura Giuseppina Auteri -. Il “lenzuolo bianco” è diventato simbolo della lotta alla mafia nel 1992, quando i cittadini di Palermo lo esposero ai balconi per esprimere indignazione, dolore e protesta contro le stragi mafiose. I nostri lenzuoli sono dedicati a Salvatore Raiti, Antonio Rampino, Donald Bruce Mackay, Luca Cottarelli».
Salvatore Raiti (Siracusa, 6 agosto 1962 – Palermo, 16 giugno 1982): carabiniere ucciso a vent’anni nella Strage della circonvallazione.
Antonio Rampino (N.D., 1974 – Trepuzzi, 19 gennaio 1991): ucciso a 17 anni mentre stava giocando nel giardino di casa a Trepuzzi, in provincia di Lecce, perché scambiato per il padre, vittima desinata della “sacra corona unita”.
Donald Bruce Mackay (Griffith, 13 settembre 1933 – Griffith, 15 luglio 1977): politico australiano, deputato liberale del Nuovo Galles del Sud, ucciso dalla ‘ndrangheta a causa del suo attivismo anti-droga. Mandanti ed esecutori del suo omicidio non sono mai stati individuati.
Luca Cottarelli (N.D., 1989 – Urago Mella, 28 agosto 2006): ragazzo bresciano vittima innocente di Cosa Nostra. Fu ucciso insieme al padre Angelo e alla madre, Marzenne Topr, la sera del 28 agosto del 2006 nella loro casa a Urago Mella, in provincia di Brescia.
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