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Villa Cortese, il comune chiama in causa l’ANAC per i lavori “sospesi” alla nuova scuola primaria

Il comune ha chiesto all'ANAC un parere rispetto alla possibilità che i lavori vengano portati avanti dalle aziende che avevano preso parte alla gara di appalto insieme a quella "bloccata"

Villa Cortese

La prima pietra era stata posata a luglio dello scorso anno. Solo pochi mesi dopo, però, il cantiere per la nuova scuola primaria di Villa Cortese si era fermato, dopo che una delle aziende che componevano l’associazione temporanea di imprese “vincitrice” della gara d’appalto era stata colpita da un provvedimento di sospensione dell’attività relativo ad un cantiere aperto in un’altra Regione. E da allora il futuro del nuovo plesso scolastico del paese è rimasto sospeso nel limbo.

La strada maestra, infatti, rimane quella che l’amministrazione ha tracciato fin dall’inizio della vicenda, ovvero lo scioglimento del contratto, ma nel frattempo il comune ha deciso di chiamare in causa anche l’ANAC per un parere rispetto alla possibilità che le altre aziende che avevano preso parte alla gara di appalto insieme a quella al momento “bloccata” possano comunque portare avanti autonomamente il cantiere. Scelta, quella di rivolgersi all’Autorità Nazionale Anticorruzione, che inevitabilmente allunga i tempi ma che d’altra parte mette Piazza Carroccio al riparo da possibili conteziosi.

La “matassa” legale, insomma, è ancora da dipanare, ma intanto la nuova scuola torna ancora una volta al centro del dibattito politico cittadino, con i consiglieri di opposizione di Nuovamente Villa che lamentano mancanza di informazioni da parte dell’amministrazione e tempi troppo lunghi tra la loro richiesta di una commissione ad hoc e l’effettiva convocazione, arrivata solo giovedì 18 marzo.

«Nella richiesta di convocazione della consulta del 27 febbraio, con spirito collaborativo non abbiamo appositamente indicato una data, proprio per cercare di andare incontro alle esigenze dei componenti di maggioranza e del sindaco – sottolinea il capogruppo, Alessandro De Vito -. Ma tant’è. La cosa che lascia perplessi e amareggiati è la scarsa considerazione che l’amministrazione Barlocco riserva nei confronti di tutto il consiglio comunale, eletto dai cittadini, lasciato all’oscuro rispetto agli sviluppi di una vicenda così importante per la nostra comunità per il presente e per gli anni a venire. Vista la situazione chiederemo la possibilità di accedere in visione al protocollo dell’ente, in modo da monitorare a favore dei cittadini la corrispondenza del comune verso enti terzi, in ottica di trasparenza, che dalle parti di Piazza Carroccio pare scarseggi».

Sulla stessa linea anche i consiglieri Andrea Perini, Elena Fornara e Giuseppe Quacquarelli. «Come al solito veniamo a sapere delle decisioni prese dall’amministrazione prima sui giornali e solo in un secondo momento portate nelle consulte – protesta Perini -. Nel caso della scuola ci dicevano che la cosa sembrava già quasi fatta, dovevano sospendere i lavori alla ditta appaltatrice che aveva vinto la gara è passare al secondo classificato senza aspettare la decisione del ricorso presentata al Tribunale ordinario di Catania da parte della ditta appaltatrice che in quella sede veniva esclusa per la tempistica. Invece veniamo a sapere dai giornali il contrario. Ma le consulte a questo punto a cosa servono?».

«Da quando sono diventato consigliere comunale, posso affermare che noi di NuovaMente Villa abbiamo sempre chiesto una collaborazione con l’amministrazione comunale nell’affrontare diversi argomenti – aggiunge Quacquarelli -. Spesso però questa richiesta è caduta nel vuoto e siamo venuti a conoscenza dei fatti dai giornali oppure a decisioni già prese. Continueremo a chiedere spiegazioni ed approfondimenti con interrogazioni, mozioni e convocazioni delle consulte, che sono gli strumenti a nostra disposizione». «Mi domando che valore si vogliono dare alle consulte, uno degli organi di funzionamento dell’amministrazione comunale – conclude Fornara -, se dopo ben tre settimane dalla richiesta di convocazione non si aveva ancora risposta, per poi scoprire che i giornali ne sanno più di noi. Oltre a questo, notiamo il cambiamento di rotta dell’amministrazione. Come più volte suggerito da noi, adesso si vogliono aspettare gli sviluppi giudiziari. Come mai?».

Alla base del silenzio “denunciato” dalle opposizioni, però, «non c’è in nessun modo la volontà di non fornire informazioni – replica il sindaco, Alessandro Barlocco -: semplicemente, non ci sono state comunicazioni perché non c’era nessun cambio di rotta da comunicare. Fin dall’inizio di questa vicenda abbiamo sempre aggiornato l’opposizione sugli sviluppi intervenuti, ma in questo caso non c’erano novità dal momento che la nostra intenzione rimane quella di procedere allo scioglimento del contratto. Per quanto riguarda la convocazione della commissione, invece, abbiamo proceduto appena possibile, dal momento che le ultime settimane sono state molto impegnative».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Marzo 2021
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