Capodanno a Parabiago, è ancora polemica: «Spesi 4mila euro senza preventivi alternativi»
Dopo la risposta alla seconda interrogazione presentata sulla statua di ghiaccio per il Capodanno, i dubbi della civica riParabiago sono ancora tanti
Arrivati alla metà di marzo, a Parabiago tiene ancora banco il Capodanno, dove si fa ancora sentire la coda delle polemiche nate intorno all’evento organizzato dall’amministrazione per voltare metaforicamente pagina, con la distruzione in piazza registrata e poi trasmessa in differita durante la notte di San Silvestro dello “0” di una scultura di ghiaccio rappresentativa del 2020, simbolicamente sostituito da un “1” di ferro.
Intorno all’iniziativa si era sollevato un polverone già poche ore dopo l’annuncio, con le forze politiche di opposizione che avevano aspramente criticato la scelta di dare vita ad un evento in piazza nonostante le norme anti-Covid oltre che la manifestazione in sé stessa. Polemiche spente, quantomeno per l’aspetto organizzativo, dalla precisazione arrivata dal sindaco che l’evento sarebbe stato pre-registrato e poi trasmesso in differita per condividere con i cittadini un countdown virtuale e le testimonianze di alcuni cittadini a cui esistenza è stata congelata a causa del virus. Poi, a inizio febbraio, al centro del dibattito era finito il costo della scultura di ghiaccio, sui quali aveva presentato un’interrogazione riParabiago.
Più di 4mila euro per la statua per Capodanno, riParabiago: «Siamo rimasti…di ghiaccio»
Dopo la prima risposta, però, la civica aveva sollevato altri dubbi e aveva optato per una seconda interrogazione per conoscere le modalità per l’individuazione dell’azienda fornitrice e se fossero stati richiesti altri preventivi ad altre società. Anche questa volta, però, le spiegazioni hanno lasciato più di una perplessità a riParabiago. «Ci auguravamo di non “rimanere di ghiaccio” una seconda volta e invece è successo di nuovo. È emerso che “non sono stati interpellati altri operatori economici” – spiega il gruppo consiliare -: questo significa che il comune di Parabiago, tramite il centro servizi Villa Corvini, ha affidato la realizzazione della statua di ghiaccio all’azienda interessata senza richiedere nessun preventivo ad altre società del settore! Rispetto poi alle modalità con cui l’azienda sia stata individuata abbiamo ricevuto una risposta generica, senza alcun dettaglio più specifico oltre il riferimento alla normativa».
Va detto che il percorso seguito dall’amministrazione sotto il profilo legale non fa una piega, ma la civica avrebbe comunque auspicato che l’iter si snodasse diversamente: «L’affidamento diretto per una spesa inferiore ai 40mila euro è una pratica assolutamente legittima in termini legali e procedurali da parte dell’amministrazione comunale – prosegue riParabiago -. Ma ci chiediamo: quale famiglia, quale condominio, quale impresa, quale privato cittadino deciderebbe di spendere oltre 4mila euro per un bene tutt’altro che urgente e indispensabile senza nemmeno chiedere almeno uno o due preventivi ad altri possibili fornitori? Questa accortezza da “buon padre o buona madre di famiglia” viene applicata per cifre ben inferiori o per servizi/beni più indispensabili da tutti i cittadini ogni giorno, ci aspetteremmo quindi che venisse rispettata con ancora più solerzia da chi amministra le risorse economiche pubbliche della nostra città!»
RiParabiago è andata oltre alla critica e ha anche chiesto dei preventivi per «stimare l’adeguatezza del costo sostenuto dal comune» e anche se si tratta di cifre solamente indicative, che per un confronto effettivo richiederebbero di mettere sul piatto tutti i dettagli e gli aspetti della fornitura, il risultato basta alla civica per «affermare con sufficiente ragionevolezza che la spesa sostenuta da parte dell’amministrazione comunale per la statua di ghiaccio sia stata eccessiva, oltre che più in generale inopportuna».
Gli interrogativi della civica, anche dopo la seconda interrogazione sono ancora tanti, dal “silenzio” del sindaco sulla vicenda alla posizione dei consiglieri di maggioranza, passando per i tempi di attesa prima di avere risposte. Ma soprattutto il gruppo che ha sostenuto Giuliano Rancilio alle ultime amministrative si aspetta che «il tentativo di fare trasparenza e informazione su questa vicenda possa servire, da qui in avanti, ad evitare nuove situazioni analoghe: i cittadini di Parabiago meritano eventi culturali di qualità, scelte di spesa decise con oculatezza ed economicità, trasparenza totale. Evitare dubbi su aspetti basilari di questo tipo consentirebbe a tutti i gruppi consiliari di dedicare tempo, energie ed attenzione soltanto alle questioni ben più rilevanti che caratterizzano le sfide amministrative della nostra città».
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