Bestemmie e immagini porno, attacco hacker alla riunione della Pro Loco di San Giorgio
La riunione organizzata dalla Pro Loco per presentare le iniziative in programma per il 2021 è stata interrotta due volte con bestemmie e immagini porno
Attacco hacker alla riunione organizzata dalla Pro Loco di San Giorgio su Legnano per incontrare virtualmente soci e cittadini, presentare le iniziative che l’associazione programma di mettere in campo per il paese – sperando che la morsa del virus si allenti e si possa tornare a ritrovarsi dal vivo e non solo sui social – e raccogliere proposte dai sangiorgesi.
L’assemblea online era stata organizzata nei giorni scorsi dall’associazione di via Mella in forma aperta al pubblico per permettere la partecipazione anche ai cittadini che non sono soci della Pro Loco. Nonostante la scelta di utilizzare la piattaforma Zoom proprio per poter preventivamente accettare le richieste di collegamento e la massima attenzione nella gestione delle connessioni, qualche disturbatore è riuscito ad intromettersi nella riunione. Prima con frasi sconnesse, cui inizialmente non si è dato peso pensando ad un partecipante che aveva dimenticato il microfono aperto, e poi con bestemmie e forzando la condivisione dello schermo.
Chiusa una prima volta la riunione, quando consiglio direttivo, soci e cittadini sono tornati a collegarsi per continuare a discutere delle iniziative da organizzare durante l’anno sono tornati anche gli hacker, stavolta interrompendo l’assemblea con immagini porno. Il gesto, che probabilmente può essere ricondotto alla classica “bravata”, ha comunque portato al coinvolgimento delle Forze dell’Ordine, soprattutto nell’ottica di evitare qualsiasi problema ai cittadini e ai soci che hanno partecipato al meeting.
«Abbiamo presentato denuncia alla Polizia di Stato di Legnano – spiega il presidente della Pro Loco di San Giorgio su Legnano, Fabio Morelli -: abbiamo voluto in questo modo tutelare nella più ampia misura possibile chi ha partecipato alla riunione consegnando il materiale di cui disponevamo. Il gesto ci ha dato molto fastidio, anche perché ci ha fatto perdere un certo numero di collegamenti quando il nostro scopo era quello invece di coinvolgere il più possibile la cittadinanza».
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