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Rescaldina, il centrodestra: «Abbiamo sempre parlato della situazione del paese»

Non si spegne la polemica nata tra l'amministrazione di Rescaldina e l'opposizione di centrodestra dopo le critiche mosse dal vicesindaco alla decisione di chiudere le scuole in Lombardia

comune rescaldina

Non si spegne la polemica nata tra l’amministrazione di Rescaldina e l’opposizione di centrodestra dopo che la scorsa settimana l’assessore all’istruzione Enrico Rudoni aveva contestato la decisione del presidente della Lombardia, Attilio Fontana, di chiudere le scuole nell’ambito di nuove misure per fermare la corsa del Covid. Nel mirino del vicesindaco erano finiti sia le modalità con cui il Pirellone aveva dato notizia della nuova ordinanza, dandone comunicazione prima agli organi di stampa e solo poi ai comuni, sia la scelta di sacrificare ancora una volta le scuole, peraltro con un preavviso inferiore alle 24 ore.

A non andare giù al centrodestra era stata soprattutto una frase pronunciata dal vicesindaco in un’intervista rilasciata a LegnanoNews, dove aveva annunciato l’intenzione di confrontarsi con il segretario comunale per valutare la possibilità di «”ribellarsi”» all’ordinanza. Frase che solo due giorni fa aveva spinto la coalizione che siede tra i banchi dell’opposizione a chiedere al sindaco di togliere le deleghe al suo vice e a Rudoni stesso di dimettersi. L’invito era stato respinto al mittente tanto dal primo cittadino quanto dall’assessore, che aveva anche a sua volta puntato il dito contro la richiesta del centrodestra di tornare ai consigli comunali in presenza e aveva ribadito la necessità di fare di tutto perché le lezioni possano svolgersi in presenza.

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«Eccoci in una situazione kafkiana, dove tutto sembra funzionare al contrario – protesta il centrodestra -. Per cercare una difesa, peraltro improponibile, alle proprie parole “se possibile ribellarsi ad un’ordinanza” emessa da un presidente di Regione di concerto con il Ministro della Salute, l’assessore comincia l’arrampicata sugli specchi chiamando in causa altri argomenti allo scopo di deviare l’attenzione». Argomenti che la coalizione che aveva sostenuto la candidatura di Mariangela Franchi due anni fa respinge al mittente punto su punto.

A partire dalla richiesta di tornare in aula per le sedute del consiglio comunale, che il centrodestra conferma e sottoscrive. «Abbiamo anche indicato come – spiegano dalla coalizione -: togliendo le sedie per il pubblico, che, purtroppo, non può partecipare, aggiungendo due banconi ai lati, allungando i fili per i microfoni e rispettando tutte le regole sanitarie in vigore: mascherine, temperatura, sanificazione e quant’altro, perché un consiglio a distanza non ha la stessa valenza di uno in presenza, opinione condivisa dalla stessa maggioranza».

Poi la necessità di un «pensiero strutturato perché la scuola possa essere in presenza». «Su questo siamo pienamente d’accordo – sottolineano dall’opposizione -, ma chi l’avrebbe dovuto formulare questo “pensiero strutturato” intanto che, passati i mesi di giugno, luglio, agosto, all’apertura delle scuole restavano ancora moltissime cose da fare? Il centrodestra ha avanzato puntuali e articolate osservazioni al piano diritto allo studio, giudicandolo totalmente avulso proprio dal contesto creato dalla pandemia ed esprimendo preoccupazione sulla didattica a distanza, e la risposte nella commissione dell’8 settembre scorso è stata che “Tutti gli studenti sono stati raggiunti (ad eccezione di due), non abbiamo avuto criticità”. Non era forse quello il momento per elaborare un “pensiero strutturato”, quando già si paventava la terza ondata ed erano, purtroppo, prevedibili ricadute sulla scuola?».

Ma quello che più di tutto non è andato a genio al centrodestra è l’accusa di «non parlare della situazione del paese». «Della situazione del paese il centrodestra ha parlato e parla eccome, nei luoghi deputati allo scopo: le commissioni e il consiglio comunale. Abbiamo discusso con diligenza, accuratezza e puntualità i documenti programmatici, i bilanci, i piani diritto allo studio, i diversi progetti come “Integration Machine” e l’educativa minori, facendo proposte concrete. Vogliamo poi parlare delle strade piene di buche e ostacoli, della sporcizia che invade il paese, dell’incuria del verde, dello spettacolo indecente che offre il Bassettino, della grave crisi lavorativa, vuoi per la pandemia in corso, ma anche per i vari licenziamenti di Auchan, le mancate assunzioni della Conad e la chiusura di Zodio, senza parlare delle altre micro aziende che soffrono in questo momento, senza che l’amministrazione attuale muova un dito? E vogliamo parlare di imprenditori che chiedono spazi per ampliare la loro attività e non vengono nemmeno ascoltati? E che dire della drammatica situazione nei boschi che circondano Rescaldina, ormai diventati un supermarket della droga, con liti, arresti, e, purtroppo, anche morti?».

Mariangela Franchi e i suoi ne hanno anche per il sindaco, che aveva parlato di un «polverone sollevato per nulla» e aveva ricordato di aver condiviso con i capigruppo consiliari la richiesta di chiarimento inviata al prefetto sulla legittimità dell’eventuale istituzione di un servizio di supporto alle famiglie che si trovano ad affrontare un disagio a causa della chiusura delle scuole. Per il centrodestra infatti non c’è stata nessuna condivisione ma «è stata inviata per conoscenza la lettera nella quale si chiedeva al prefetto un parere sulla “liceità dell’organizzazione di un servizio pubblico locale di attività ludico –ricreativa”, cosa ben diversa dalla didattica. Un’azione, come dice il sindaco stesso, scaturita “a fronte delle pubblicazioni sugli organi di stampa””. Nulla di personale, nessun polverone: come sempre il centrodestra unito di Rescaldina è attento ai fatti, ai dati ed alle evidenze e, come sempre, affronta le questioni legate all’amministrazione del paese con oggettività e concretezza e, come in questo frangente, con attenzione al valore del rispetto delle istituzioni, ragione che ci ha portato a chiedere il ritiro delle deleghe all’assessore».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Marzo 2021
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