Era stata Alessia Stefanoni, la 23enne di Dairago scomparsa a maggio dello scorso anno a causa di una leucemia, ad affidare questo desiderio ai suoi familiari. Ora la richiesta di Alessia è diventata realtà: nei giorni scorsi è arrivato il taglio del nastro metaforico per la donazione effettuata all’Ematologia dell’Ospedale San Matteo di Pavia dall’associazione Le Sfumature di Alessia, nata proprio in memoria della giovane dairaghese, che ha portato in reparto tre carrelli medicali completi di saturimetro digitale, due televisioni e tre frigoriferi.

I tre carrelli in realtà erano già stati consegnati prima di Natale, ma mancava ancora il “via libera” burocratico dalla commissione donazioni dell’Ospedale San Matteo. Per ogni bene acquistato è infatti necessario seguire un iter amministrativo ben preciso che prevede anche la consegna di schede tecniche e certificazioni: solo a quel punto i beni donati possono effettivamente essere utilizzati in reparto. Ora la strumentazione, insieme ai frigoriferi e alle televisioni, è ufficialmente a disposizione di medici, infermieri e pazienti del reparto, con tanto di etichetta a certificarne la provenienza, e il logo dell’associazione nata in memoria di Alessia fa ufficialmente capolino nel reparto che l’ha curata. Quello stesso reparto che ha voluto ricordarla e ringraziare il suo ultimo gesto di amore donando alla madre una collana con incisa una foto sua e di Alessia, simbolo tangibile della forza con cui la giovane dairaghese ha saputo lasciare il segno in reparto.

Al momento della consegna dei materiali erano presenti anche i medici e gli infermieri che hanno curato Alessia durante i mesi della malattia, visibilmente emozionati nel ricordare la 23enne e nel toccare con mano quello che anche da lassù è riuscita a fare attraverso la sua famiglia e gli amici. L’associazione Le Sfumature di Alessia ad oggi conta infatti 103 iscritti e, nonostante l’emergenza sanitaria, ha già tanti progetti in cantiere per il futuro: «Ho chiesto alla caposala del reparto di farmi avere un elenco di tutto quello che può servire – spiega Sabrina Ceriotti, la mamma di Alessia -: continueremo ad affiancare l’ematologia il più possibile, i fondi ci sono e ora abbiamo più esperienza anche con la burocrazia. Speriamo di poterci ritrovare per Pasqua, Covid permettendo, quando vorremmo portare in reparto delle uova come avevamo già fatto lo scorso anno, allora nelle vesti di Milan Club Busto Garolfo. Nei limiti del possibile stiamo cercando di organizzarci per portare avanti la nostra attività anche se eventi e manifestazioni al momento sono bloccati».