Viareggio, Oleggio, Cento e San Giorgio: viaggio alla scoperta di Carnevale con la Pro Loco
Sabato 20 febbraio la Pro Loco di San Giorgio propone un viaggio social alla scoperta delle feste di Carnevale più celebri dello Stivale e di quella del paese
Viareggio, Oleggio, Cento…e San Giorgio su Legnano. Il Covid, per il secondo anno consecutivo, ci ha fatto il peggior scherzo di Carnevale possibile e ha fermato sfilate e feste in maschera, ma non la fantasia della Pro Loco di San Giorgio, che nel pomeriggio di sabato 20 febbraio grazie ai social network proporrà un viaggio alla scoperta delle feste di Carnevale più celebri dello Stivale e di quella “nostrana”.
I sangiorgesi andranno quindi alla scoperta del Carnevale di Cento, che dagli inizi del ‘900 ha un simbolo per antonomasia, ovvero Tasi, Luigi Tasini, un tempo realmente esistito e in qualche modo voce della coscienza dei sui concittadini, e dagli anni ’80 ha intrapreso una vera e propria rivoluzione fino al gemellaggio con il Carnevale di Rio de Janeiro. Poi il Carnevale di Oleggio e i suoi protagonisti Pirin e Majn, creati dal poeta dialettale oleggese Pinela, sulla “scena” già dal 1930, e quello di Viareggio, la cui prima sfilata risale al 1873, con Burlamacco e Ondina e una cittadella interamente dedicata alla manifestazione. Senza dimenticare, ovviamente, il Carnevale “made in San Giorgio”.
«L’obiettivo dell’evento, per mantenere viva la tradizione della festa, è quello di proporre una sfilata social, mostrando però anche il “dietro le quinte” della preparazione delle grandi sfilate che ogni anno colorano le vie dei paesi – spiegano dall’associazione di via Mella -. Grazie al contributo e alla disponibilità degli enti organizzatori del Carnevale di Cento, del Carnevale di Oleggio, del Carnevale di Viareggio e di quello di San Giorgio su Legnano, che ci hanno gentilmente fornito tutto il materiale e ce ne hanno concesso la riproduzione, sabato pomeriggio proporremo un evento social in cui ripercorrere la storia di ogni carnevale, con usi e ricorrenze, le maschere tipiche, sfilate, carri e infine anche i laboratori sulla costruzione dei carri».
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