Accam, la Sinistra: “Basta con l’accanimento per salvare Accam”
Sinistra Legnano in Comune e Sinistra per Canegrate si schierano contro «l'accanimento per salvare Accam prolungando la vita di un impianto superato e vetusto che continua a incenerire, insieme ai rifiuti, soldi e salute dei cittadini».
Sinistra – Legnano in Comune e Sinistra per Canegrate si schiera contro «l’accanimento per salvare Accam prolungando la vita di un impianto superato e vetusto che continua a incenerire, insieme ai rifiuti, soldi e salute dei cittadini».
«Un impianto figlio di un modello economico ormai insostenibile – spiega la Sinistra – ma a cui ancora non si intende rinunciare perché è quello su cui si sono costruite le fortune di qualcuno, e non importa se a scapito della collettività. Non è più tollerabile che il garbuglio di interessi, anche opachi, che ha impedito finora la dismissione dell’inceneritore, rimandandone continuamente la data di spegnimento, continui a condizionare le scelte di alcune amministrazioni comunali che dovrebbero avere a cuore prima di tutto la salute dei cittadini e del territorio, oltre che un uso saggio e lungimirante delle risorse da destinare al bene pubblico. Riteniamo che qualsiasi soluzione che possa intervenire sull’ammodernamento dell’impianto non sia sostenibile in termini economici e che possa portare inevitabilmente a prolungare in modo indefinito la vita dell’inceneritore attuale. Un impianto a cui alcuni dei 27 comuni soci del consorzio non conferiscono più i propri rifiuti, per convenienza o addirittura per mancata partecipazione di Accam stessa ai loro bandi di gara, obbligatori dopo la perdita della qualifica di società “in house».
«Il tempo in cui viviamo – concludono Sinistra Legnano in Comune e Sinistra per Canegrate – ci dice che è scaduto il tempo delle scorciatoie, che è urgente cambiare strada per un diverso modo di vivere, produrre e consumare.Spegnere Borsano (ma che dire anche del costruendo impianto di via Novara?) e lavorare per una società a “rifiuti zero”, insistendo anche sull’adozione della tariffa puntuale, è necessario: occorre però una capacità di visione e la volontà politica anche da parte delle amministrazioni comunali, di investire in questa direzione».
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