San Giorgio, una “pioggia” di cuori rossi nei negozi per festeggiare San Valentino
Dalla Pro Loco di San Giorgio una pioggia di cuori nei negozi del paese per San Valentino per ribadire che «con amore e passione si possa arrivare ovunque»
Si avvicina San Valentino e anche la festa degli innamorati, una delle poche sulle quali nel 2020 non si è allungata l’ombra della pandemia, quest’anno dovrà fare i conti con il Covid-19. Anche senza cena al lume di candela al ristorante, però, a San Giorgio non mancherà l’atmosfera. Ci ha pensato ancora una volta la Pro Loco, che nel weekend ha riempito i negozi del paese di palloncini rossi a forma di cuore, come a dire che «con amore e passione si possa arrivare ovunque».
La festa di San Valentino affonda le sue radici in un rito per la fertilità celebrato a meta febbraio dagli antichi romani che la Chiesa cattolica ha poi “cristianizzato” mettendo al bando gli aspetti più libertini e facendone una festività dedicata all’amore, sostituendo il culto del dio romano con quello di un santo, per l’appunto San Valentino. Perché proprio San Valentino? Le leggende sono tante e secondo alcune ricostruzioni si riferirebbero addirittura a figure diverse. La più famosa è probabilmente quella della “rosa della conciliazione”, secondo la quale il santo, sentendo passare vicino al proprio giardino una coppia di fidanzati che stava litigando, gli andò incontro con una rosa invitandoli a riappacificarsi. Secondo un’altra leggenda, invece, la scelta cadde su San Valentino perché fu il primo religioso a celebrare l’unione tra un legionario pagano e una giovane cristiana.
La Pro Loco, che in quest’ultimo anno segnato dalla corsa del virus è diventata “maestra” nel tenere compagnia ai sangiorgesi anche da lontano, ha scelto però per la ricorrenza una chiave di lettura diversa da quella più tradizionale. «Abbiamo deciso di proporre un’interpretazione diversa della festa di San Valentino – spiega il presidente, Fabio Morelli -: ci siamo concentrati sull’aspetto dell’amore che i commercianti mettono nel proprio lavoro e abbiamo voluto fare un passo in più e farne un simbolo di unione per il paese, per incoraggiare la comunità a farsi forza per superare questo periodo e uscirne vincenti. Da parte dei commercianti abbiamo avuto un’ottima risposta e la loro collaborazione ci fa molto piacere perché significa che hanno lo spirito che ci muove: trovare tutti insieme delle soluzioni, magari anche fatte di cose piccole e in un certo senso banali, per provare ad aiutare i negozi e in generale tutto il paese».
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