Elezioni amministrative: Dairago, Nerviano, Villa Cortese e Rho al voto con l’incognita Covid
Le elezioni amministrative nel 2021 coinvolgeranno Dairago, Nerviano, Villa Cortese e Rho ma la prima incognita da sciogliere è quella della data
Non solo Roma, Milano, Napoli e Torino. Anche nel Legnanese e nel Rhodense nel 2021 si tornerà alle urne, con Dairago, Nerviano, Villa Cortese e Rho che saranno chiamati a rinnovare il consiglio comunale e soprattutto a scegliere il nuovo sindaco. O a confermare i primi cittadini uscenti, tutti al primo mandato e quindi tutti potenzialmente in corsa per il bis se decideranno di ricandidarsi.
La tornata amministrativa farà anche da termometro alla situazione politica del territorio. Nel Legnanese a settembre dello scorso anno è arrivata la conferma del governo cittadino di centrodestra a Parabiago e l’inversione di tendenza di Legnano, che dopo due anni targati Lega-Forza Italia e Fratelli d’Italia e un lungo commissariamento ha punta sulla coalizione di centrosinistra. A Dairago e a Villa Cortese l’amministrazione uscente si regge su civiche di centrosinistra, a Nerviano invece al timone del paese c’è la Lega insieme a due liste civiche e anche in questi comuni il voto dirà se i cittadini confermeranno questo orientamento o sceglieranno di cambiare rotta. Nel Rhodense, invece, dopo i dieci anni da sindaco di Pietro Romano il centrosinistra è chiamato alla prova della riconferma.
La curiosità è tutta intorno ai nomi, ma intanto, prima ancora di arrivare al parterre dei candidati, sulle prossime elezioni amministrative un’incognita c’è già e non da poco: la data. Cinque anni fa si era votato ad inizio giugno, ma quest’anno il Viminale per individuare la finestra per il voto sarà chiamato a fare i conti con l’evoluzione della pandemia da Covid-19.
Del resto lo stesso Presidente della Repubblica nei giorni scorsi, con riferimento alla situazione nazionale, aveva espresso preoccupazione rispetto all’ipotesi di un ritorno alle urne: «Ci troviamo nel pieno della pandemia – ha sottolineato Sergio Mattarella -. Il contagio del virus è diffuso e allarmante; e se ne temono nuove ondate nelle sue varianti. Va ricordato che le elezioni non consistono soltanto nel giorno in cui ci si reca a votare ma includono molte e complesse attività precedenti per formare e presentare le candidature. Inoltre la successiva campagna elettorale richiede – inevitabilmente – tanti incontri affollati, assemblee, comizi: nel ritmo frenetico elettorale è pressoché impossibile che si svolgano con i necessari distanziamenti. In altri Paesi in cui si è votato – obbligatoriamente, perché erano scadute le legislature dei Parlamenti o i mandati dei Presidenti – si è verificato un grave aumento dei contagi. Questo fa riflettere, pensando alle tante vittime che purtroppo continuiamo ogni giorno – anche oggi – a registrare».
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