Anche Dairago nell’Olimpo”green” dei “Comuni Ricicloni”: il comune guidato da Paola Rolfi è entrato per il secondo anno consecutivo nella classifica dello storico concorso promosso da Legambiente e patrocinato dal Ministero per l’Ambiente che premia i migliori risultati nella raccolta e gestione dei rifiuti. Il paese nel 2019 si è assestato a quota 50,7 chili di indifferenziato annui per abitante con una percentuale di raccolta differenziata pari all’87,1%: una discesa netta discesa di quasi 10 chili rispetto ai 60,4 del 2018, quando la differenziata era all’86%, e ancora più evidente rispetto ai dati del 2017, che parlavano di differenziata al 79,5% e di 88,3 chili di indifferenziato annui per abitante.

Il concorso, che nel Legnanese ha premiato anche San Giorgio su Legnano, Rescaldina, Nerviano, Cerro Maggiore, Canegrate e Villa Cortese, da quest’anno ha peraltro alzato l’asticella del livello di difficoltà: per entrare a far parte della classifica dei “Comuni Ricicloni” 2020 era infatti necessario raggiungere o superare il 65% di raccolta differenziata e conferire meno di 75 chilogrammi annui per abitante di rifiuto secco non riciclabile, guadagnandosi la qualifica di “Comuni Rifiuti Free”.

«Questi risultati, derivanti dall’introduzione di una nuova modalità di raccolta dei rifiuti porta a porta (Dairago ha adottato la raccolta puntuale, ndr), sono stati possibili grazie all’impegno della maggioranza dei cittadini nell’adottare buone pratiche – sottolinea il sindaco, Paola Rolfi -: differenziare di più e meglio, ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati. Il riconoscimento ottenuto testimonia la sensibilità verso l’ambiente della comunità dairaghese e permane la convinzione che, adottando sempre di più questi comportamenti virtuosi nella quotidianità, sarà possibile ottenere risultati ancora migliori».

Dairago, però, nonostante sia stato premiato tra i “Comuni Ricicloni”, continua come tutti il territorio a fare i conti con un male” ormai purtroppo endemico, quello dell’abbandono dei rifiuti. «Persistono dei comportamenti scorretti da parte di alcuni cittadini che inseriscono i rifiuti domestici nei cestini posti lungo le strade oppure abbandonano i rifiuti, anche speciali, all’interno dei boschi – spiega la prima cittadina -. Queste azioni sono soggette all’attività di controllo e all’applicazione delle relative sanzioni ai trasgressori che vengono individuati, ma soprattutto evidenziano la mancanza di rispetto verso l’ambiente in cui viviamo, una delle regole fondamentali della convivenza civile».