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Cava Solter, interrogazione parlamentare della Lega: «No alla Cava nel parco»

La Lega ha presentato un'interrogazione parlamentare sul progetto di discarica di Solter per chiedere al Governo di tutelare la salute pubblica e la qualità della vita dei cittadini

cava solter

La battaglia dell’Alto Milanese contro il progetto presentato da Solter per una discarica di rifiuti speciali alle ex Cave di Casorezzo torna sul tavolo del Governo. Nei mesi scorsi i sindaci di Busto Garolfo e Casorezzo, ovvero i due comuni sui quali si allunga lo spettro della nuova discarica, e il sindaco di Canegrate, comune capofila del Parco del Roccolo, avevano incontrato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa per discutere tutte le criticità contro cui da anni si battono, e ora il ministro sarà chiamato a rispondere ad un’interrogazione parlamentare della Lega che chiede al Governo un intervento per tutela salute e qualità di vita dei cittadini della zona.

«Nel 2021, con 12 termovalorizzatori a disposizione, peraltro impegnati solo a metà delle loro capacità, una voragine a cielo aperto dove gettare tonnellate di rifiuti non ha senso – spiega l’onorevole Fabrizio Cecchetti, vicecapogruppo vicario della Lega alla Camera -. Ritengo che il tempo delle chiacchiere sia finito, e sia giunto quello delle risposte, per esempio se siano state rispettate le prescrizioni dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale) e se sia mancato un accordo sulle aree compensative con il parco interessato. Sono trascorsi già tre mesi da quando il Ministero dell’Ambiente è stato informato dalle amministrazioni locali sulla grave situazione in cui verte quest’area, ma ancora nulla: nessun riscontro, nessun intervento a tutela dei cittadini e del territorio. E, nel frattempo, continua ad incombere un pasticcio pericoloso contro il quale la Lega continua e continuerà a battersi. In merito alla questione ho presentato una nuova interrogazione al governo affinché il Ministero dell’Ambiente dia le risposte che i cittadini aspettano da ormai troppi tempo e promuova ogni azione concreta e immediata per tutelare la salute pubblica e la qualità della vita dei cittadini residenti della zona».

«Stiamo parlando di una zona vasta, che coinvolge ben sette comuni: Casorezzo, Busto Garolfo, Canegrate, Arluno, Nerviano, Inveruno e Parabiago – continua Cecchetti -. E, lo ribadiamo, tutto in mano a Città Metropolitana di Milano, che è e resta l’unica autorità competente al procedimento: inutile girarci intorno, è ora che Pd e 5S la smettano di arrampicarsi sugli specchi. Fin dal luglio 2016 la Città metropolitana di Milano, a guida PD, autorità competente per la VIA (valutazione di impatto ambientale), aveva infatti espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del progetto, rilevando la non sussistenza del rischio di impatti diretti negativi sul sito di interesse pur affermando che “alterazioni degli equilibri ecologici si sarebbero potuti verificare”. Fatto sta che la procedura si era conclusa con l’autorizzazione dirigenziale della Città Metropolitana di Milano. Nonostante le segnalazioni, sempre Città Metropolitana aveva ritenuto che, per esigenze di “economicità” – si badi bene: non di tutela della salute pubblica o dell’interesse pubblico -, non si potesse procedere ad un nuovo e più approfondito procedimento. Ma il Parco del Roccolo ha una valenza non solo naturalistica, ma anche agricola. Eppure, la stessa Città Metropolitana, per voce di un suo dirigente in una recente intervista, ha evidenziato che vi saranno collocati rifiuti come fanghi, ceneri, residui di plastica e gomma. In cambio, non risultano compensazioni del verde che andrebbe perso oltre al fatto che la presenza della cava inciderebbe negativamente sullo sviluppo del reddito agricolo, in particolare sulla coltivazione del riso. Tutte circostanze che evidentemente a Pd e 5S non interessano».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Gennaio 2021
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