Minacce e calci contro la madre, figlio violento arrestato a Cerro Maggiore
Appena uscito dal carcere l'uomo era tornato a maltrattare la madre. Il 38enme tossicodipendente è stato nuovamente fermato dai carabinieri
È stato nuovamente arrestato un 38enne italiano, residente a Cerro Maggiore celibe, nullafacente e tossicodipendente, tornato a maltrattare la madre dopo essere uscito dal carcere. Il fermo è scattato alle 21 dell’8 gennaio a seguito dell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Busto Arsizio lo scorso 7 gennaio.
L’uomo è stato arrestato a seguito della denuncia sporta dalla madre 71enne che, il 04 dicembre 2020, si era recata alla Stazione Carabinieri di Cerro Maggiore. La donna aveva riferito che il figlio, uscito dal carcere di Busto Arsizio nel maggio 2020 (il 38enne era detenuto per maltrattamenti ed estorsione sempre ai danni dell’anziana donna) è stato ospite nella sua abitazione. Solo che dall’inizio del mese di dicembre 2020 aveva assunto un atteggiamento aggressivo nei suoi confronti, pretendendo somme in denaro, destinate all’acquisto di alcool oltre che droghe, ed ha anche richiesto l’utilizzo della sua automobile. La situazione è poi degenerata: ai rifiuti della madre l’uomo era diventato aggressivo, aveva impugnato forbici o coltelli e minacciato di ucciderla o di farla uccidere da delinquenti suoi conoscenti e che se si fosse recata dai Carabinieri, una volta uscito le avrebbe fatto del male. Ogni volta, a seguito delle citate minacce, la donna aveva ceduto ed in due occasioni era fuggita rifugiandosi da alcuni vicini.
Il 26 dicembre la vittima si era nuovamente recata alla Stazione Carabinieri di Cerro Maggiore denunciando che il figlio il giorno di Natale si era presentato a casa ubriaco ed a seguito del rifiuto della donna all’ennesima richiesta di denaro, l’uomo l’aveva minacciata di morte e colpita con un calcio per indurla a ritirare la querela presentata, tentando infine di danneggiare la porta d’ingresso dell’abitazione della vicina di casa da cui si era rifugiata. La vittima aveva inoltre riferito di avere paura che il figlio potesse farle del male.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato condotto nella Casa Circondariale di Busto Arsizio.
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