Capodanno a Parabiago, il ghiaccio del 2020 fa spazio ad un 2021 di ferro
A Parabiago evento simbolico per lasciarsi alle spalle il 2020, anno di "congelamento" di rapporti e relazioni. La manifestazione è stata trasmessa in differita streaming
L’anno “peggiore di sempre” è finito. Il 2020 finirà sui libri di storia come l’anno della pandemia, delle mascherine e del distanziamento sociale e anche se il 2021 è iniziato in zona rossa, tra coprifuoco e restrizioni per l’emergenza sanitaria, il Capodanno rimane un rito di passaggio, un momento di svolta. Mai come quest’anno il bisogno di voltare pagina dopo mesi di quotidianità stravolta dal Covid si è sentito con forza, e Parabiago ha voluto dare voce a tutto questo con un evento simbolico: distruggendo in piazza lo “0” di ghiaccio che rappresentava il 2020 per fare spazio ad un “1” di ferro, augurio per un nuovo anno all’insegna della forza e del coraggio.
Anche il countdown però ai tempi del coronavirus ha dovuto adattarsi alla “nuova normalità”: l’evento è stato pre-registrato nel rispetto delle norme anti-Covid ed è stato poi trasmesso in streaming in differita, per accompagnare i cittadini verso il nuovo anno attraverso le testimonianze di alcuni cittadini, rappresentanti di diverse categorie sociali la cui esistenza è stata congelata a causa del virus.
«L’amministrazione comunale di Parabiago ha deciso di organizzare questo evento per lasciarci alle spalle un anno che ricorderemo e faremo ricordare alle future generazioni per quello che abbiamo vissuto – ha sottolineato il sindaco, Raffaele Cucchi, nel suo messaggio alla cittadinanza -. Altre generazioni hanno vissuto la guerra e situazioni critiche, ma anche noi a nostro modo abbiamo avuto modo di sperimentarne una: la pandemia e la crisi sanitaria mondiale. Per questo abbiamo voluto lasciarci alle spalle questo anno legato ad una sensazione di congelamento: congelamento dei rapporti e delle relazioni, di alcune cose tra le più belle che abbiamo nella vita quotidiana come abbracci, baci e la possibilità di vivere uno affianco all’altro per vivere meglio. Tutto questo deve essere un esempio da tenere a memoria: non aver potuto rimanere vicino ai nostri affetti, non aver potuto sperimentare le bellissime sensazioni date dai rapporti personali deve rimanere un ricordo per la ripresa del 2021. Quest’anno tutti noi siamo stati messi alla prova e in questi momenti difficili abbiamo visto il meglio della nostra comunità: la capacità di lavorare in rete, mettersi a disposizione degli altri e dare una mano a tutti. I prossimi anni dovranno essere una pietra miliare per il rilancio e per ripartire con lo spirito giusto».
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