Capodanno, i sindaci dell’Alto Milanese: «Niente botti, accendiamo una candela»
Dai sindaci dell'Alto Milanese una proposta per Capodanno: niente botti ma candele, per illuminare il nuovo anno e ricordare chi non c'è più
Ancora poche ora e diremo addio al 2020, l’anno che il Time ha definito il peggiore di sempre, l’anno delle mascherine, del distanziamento sociale, dell’inno di Mameli cantato dai balconi, dell’arcobaleno con la scritta “Andrà tutto bene”. Certo non sarà un Capodanno come quelli a cui siamo abituati, ma il passaggio da un anno all’altro rimane un rito, un momento di svolta. E mai come quest’anno per il nostro territorio il bisogno di voltare pagina è forte dopo mesi di quotidianità stravolta dal Covid-19: un passaggio all’insegna della speranza, rappresentato simbolicamente anche dall’inizio della campagna vaccinale di massa proprio oggi, giovedì 31 dicembre, all’Ospedale di Legnano.
Per dare il benvenuto all'”anno che verrà”, i sindaci dell’Alto Milanese hanno deciso di lanciare una proposta per la notte di Capodanno: niente botti ma candele, per illuminare il nuovo anno e ricordare chi non c’è più. Tutto nasce da Castano Primo e da lì si estende poi anche agli altri comuni dell’Alto Milanese. «L’idea è nata dopo l’ordinanza per limitare i botti – spiega il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello -, dialogando sui social con alcuni cittadini. Inizialmente era stato suggerito di lanciare dei palloncini, ma sarebbe stato un problema rispetto all’ambiente e all’inquinamento (come segnalato anche dalla LIPU, ndr). Così abbiamo pensato alle candele e abbiamo deciso di allargare la proposta anche agli altri sindaci dell’Alto Milanese: tutti hanno accettato immediatamente con grande disponibilità. Sarà molto bello perché finiremo l’anno nel modo migliore, dando un segnale di unità come territorio. In questo modo ricorderemo anche i cittadini che non ci sono più: quello che volge al termine è stato un anno tremendo, un tragedia per tutti, e in questo modo non solo ridurremo i botti di Capodanno ma ricorderemo anche i cittadini che purtroppo non sono più con noi».
«Unire il nostro Paese in questo difficile periodo è la cosa più intelligente e sensata che possiamo fare, perché uniti si fa la differenza sempre – gli fa eco il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Alto Milanese, Walter Cecchin -. Con questo semplice e banalissimo gesto, vogliamo invitare a cambiare il modo di affrontare il nuovo anno, non cercando sempre il rumore e clamore, ma vivendo ed apprezzando il silenzio sottile ed intelligente di tantissime persone. Una candela ricorda chi non c’è più, ma la sua fiamma rappresenta la forza e volontà di un Paese che vuole ritornare a vivere e sognare tutti insieme».
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