Azienda So.Le., via libera dei comuni al bilancio preventivo 2021-2023
I comuni soci di Azienda So.Le. hanno approvato il bilancio preventivo per il triennio 2021-2023. Per il prossimo anno previsti ricavi per 7.159.000 euro
Approvato dai comuni soci il bilancio preventivo 2021-2023 di Azienda So.Le., l’azienda speciale consortile nata nel 2014 per la gestione dei servizi sociali dei comuni di Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore, Dairago, Legnano, Parabiago, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona e Villa Cortese. Il budget per il triennio conferma l’equilibrio economico sia per il triennio che per i singoli anni e prevede per il 2021 ricavi per 7.159.000 euro, con una crescita del 7,82% rispetto alla previsione relativa al fatturato del 2020. La stima relativa al risultato economico, al netto delle imposte, è invece in pareggio.
«Tutti i comuni, nel corso della seduta, sono stati concordi nell’esprimere apprezzamento per il lavoro svolto alla direzione pro tempore aziendale e al Cda per il lavoro sostenuto in un periodo così particolare come il 2020 – sottolinea la presidente dell’assemblea dei soci Elisa Lonati -. Nonostante le condizioni particolarmente complesse in cui Azienda So.LE è stata costretta a operare tutte le scadenze sono state rispettate e il lavoro nei confronti dell’utenza è proseguito regolarmente. Per questa capacità e per la flessibilità dimostrate verso le nostre richieste voglio esprimere un grazie particolarmente sentito. Quanto fatto costituisce la base su cui continuare l’impegno aziendale nel 2021; anno importante che prevede l’affidamento di nuovi servizi da parte dei soci e della nomina del direttore generale per programmare nuove attività».
«In questo mio primo anno nel ruolo di presidente del CdA ho potuto apprezzare il valore professionale presente in questa azienda e lo spirito di autentico servizio che ne rappresenta il modus operandi – aggiunge Donata Nebuloni -. Si tratta di una realtà coesa e animata dalla disponibilità al confronto. Il tavolo che, dal prossimo anno, vedrà confrontarsi con una cadenza mensile rappresentanti delle amministrazioni comunali e tecnici di Azienda So.LE sulle questioni inerenti i servizi in essere e i progetti in cantiere va nella direzione della valorizzazione del personale, dell’integrazione dei servizi, dell’omogeneizzazione delle procedure e punta a consolidare la crescita e a migliorare le prestazioni di una realtà nata per rispondere alle necessità in campo socio assistenziale della popolazione del Legnanese».
Passando all’analisi della ripartizione dei ricavi per categorie di clientela, il 71,76% proviene dai comuni soci con contratti di servizio (+9,7% sulla previsione relativa al 2020), il 19,93% da fondi d’ambito (che segna un incremento del 12,5% sulla previsione relativa al 2020), l’8,31% da utenza privata e compartecipazione di enti terzi. L’esame per aree tecniche dei ricavi previsti da contratti di servizio con i comuni vede, fra le voci principali, l’assistenza educativa scolastica AES (35,04%), cui seguono il servizio tutela minori (16,16%), la gestione degli asili nido (13,41%), l’assistenza domiciliare associata (9,66%), l’area disabili adulti con la gestione di CSS e CSE a Canegrate (9,05%), i servizi al lavoro e inserimento sociale (3,56%) e la gestione delle rette per le comunità dei minori (3,45%).
Per quanto riguarda i costi la voce principale è rappresentata dal personale, che vale il 43,35%, una percentuale che conferma la peculiarità della politica seguita da Azienda So.Le. (che nel 2021, con l’arrivo di un direttore generale, dovrebbe contare 105 dipendenti, equivalenti a quasi 83 unità a tempo pieno), ovvero l’internalizzazione delle professionalità, piuttosto che la scelta, più usuale in realtà omologhe, del ricorso alla pratica degli appalti per la fornitura dei servizi. Seguono gli accreditamenti con enti terzi, che pesano per il 39,83%, quindi l’acquisto di beni e servizi con il 9,35%. Da ultimo i costi di gestione delle sedi (3,6%) e quelli generali di amministrazione che valgono l’1,21%. Da sottolineare anche che a decorrere dall’1 luglio, come da protocollo d’intesa siglato nel 2016 con le organizzazioni sindacali, si attuerà il passaggio dal contratto collettivo delle cooperative sociali a quello Uneba (il contratto delle istituzioni socio assistenziali) garantendo così una maggiore stabilità del personale e migliorando la conciliazione.
«Fra gli obiettivi del triennio puntiamo, oltre a consolidare i servizi già offerti, a potenziare quelli nell’area materno-infantile – spiega il responsabile contabilità e controllo di gestione Andrea Libani -. Un altro obiettivo è rafforzare la collaborazione con le realtà del terzo settore per condividere progetti e interventi a sostegno dei bisogni della comunità locale. L’auspicio è che il 2021, anche se non nei primi mesi visto il protrarsi della pandemia, possa essere l’anno di entrata a regime del consultorio familiare, la cui attività nel 2020 ha risentito delle limitazioni imposte dalle disposizioni per prevenire la diffusione del Covid. Il bilancio licenziato dai soci guarda al prossimo triennio con il realismo e lo spirito pragmatico che hanno sempre contraddistinto l’operato di questa azienda».
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