Parabiago, il sindaco: «A Capodanno evento in differita, polemiche strumentali»
Dopo le polemiche per l'evento di Capodanno, il sindaco spiega che si tratterà di un momento simbolico trasmesso in differita, nel rispetto delle regole anti-Covid
Non ci sarà un evento in piazza a Parabiago per salutare il nuovo anno: dopo le polemiche al vetriolo che hanno coinvolto, chi più chi meno, tutto il panorama politico della città della calzatura e anche più di un cittadino, sono il sindaco Raffaele Cucchi e la sua squadra di governo a smorzare i toni delle proteste spiegando meglio il contenuto del “volantino della discordia”. Ovvero quello che annunciava tra gli eventi per le festività anche la distruzione di una scultura di ghiaccio rappresentativa del 2020 ad opera di primo cittadino, assessori e consiglieri durante la notte di San Silvestro e che ora, per fugare ogni dubbio, è stato modificato e indica a chiare lettere che si tratta di un momento simbolico che verrà registrato e poi trasmesso in differita.
«Nessuna violazione delle regole del Governo come strumentalmente qualcuno ha cercato di far credere – spiega il sindaco Raffaele Cucchi – perché l’amministrazione pubblica non dà mai il cattivo esempio. Tanto è vero che, pur avendone la facoltà per il ruolo che ricopriamo, l‘evento “A year to stop” è stato programmato sin dall’inizio per essere mandato in differita streaming sui canali social istituzionali a mezzanotte del 31 dicembre. Per quanto riguarda il significato e lo stile di un evento nato per dare l’addio a un anno che tutti nel mondo sono d’accordo a ritenere funesto, tanto che il prestigioso settimanale americano Time pubblica in copertina un 2020 cancellato con una X, dichiarando che è “il peggior anno di sempre”, l’amministrazione sceglie ciò che ritiene più vicino al sentire dei suoi cittadini. Noi abbiamo scelto qualcosa che potesse esprimere una rottura con un anno difficile che ha congelato le nostre vite. Il messaggio che si intende dare, quindi, non è di distruzione, ma un volersi liberare di questo ghiaccio sociale che si sta prendendo tutto, per dare voce e speranza al futuro».
«Nel 2020 abbiamo congelato la scuola, il lavoro, lo sport, le relazioni, perfino quelle più importanti – aggiunge l’assessore alla cultura Barbara Benedettelli -. Tutto congelato come la nostra scultura di ghiaccio, perfetta rappresentazione di quanto abbiamo vissuto nel 2020. L’idea di distruggerla, ovvia metafora, risponde a un bisogno umano di tornare alla normalità e alla necessità politica di impegnarsi perché ciò accada».
«Ogni amministrazione – conclude il sindaco – credo possa proporre diverse cose, anche il nulla. Però il nulla non costruisce, neppure può dare un’opportunità di compagnia a chi, purtroppo, sta vivendo momenti di difficoltà emotiva nel gestire il prolungamento di questa situazione. Compito di un’amministrazione è anche quello di tenere unita la comunità con senso di appartenenza e condivisione del sentire comune. Non dimentichiamoci, infatti, che esiste un disagio psicologico subdolo che l’OMS definisce “pandemic fatigue”, ovvero una condizione di profondo malessere e sfiducia nel futuro. Forse Parabiago ne è esente? Di certo, esiste uno sfinimento generale, anche psicologico, che un’amministrazione comunale ha il dovere di contrastare».
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