Ancora scontro sul Capodanno a Parabiago, opposizioni: «Nessuna strumentalizzazione»
Continua lo scontro tra maggioranza e opposizioni di Parabiago intorno all'evento per festeggiare il Capodanno. Alle opposizioni non sono piaciute le accuse di «polemiche strumentali»
Non si spegne la polemica nata nei giorni scorsi intorno all’evento proposto dall’amministrazione di Parabiago per dire addio al 2020 e accogliere il prossimo anno. Dopo che domenica 6 dicembre il sindaco Raffaele Cucchi e la sua squadra di governo avevano annunciato l’intenzione di distruggere a mezzanotte una scultura di ghiaccio che rappresentasse simbolicamente il 2020, infatti, le altre forze politiche cittadine erano insorte contestando la violazione delle norme anti-Covid che prevedono il coprifuoco e sollevando perplessità sul gesto scelto per chiudere l’anno.
E le spiegazioni arrivate a stretto giro di posta dal primo cittadino e dall’assessore alla sicurezza e alla cultura non sembrano aver spento il dibattito, anzi. Cucchi e Benedettelli avevano spiegato che fin da principio il momento simbolico era stato programmato per orari compatibili con le misure per fermare la corsa del virus e che a mezzanotte sarebbe solamente stata trasmessa la registrazione in differita, ma per il PD «non la raccontano giusta».
«Lungi da noi alimentare qualsiasi polemica in un momento in cui riteniamo, e lo abbiamo più e più volte ribadito, che ci si debba tutti stringere intorno alle istituzioni e collaborare nell’interesse di tutti i parabiaghesi – sottolineano i tre consiglieri Dem Ornella Venturini, Alessandra Ghiani e Giorgio Nebuloni -. Tuttavia non ci piace essere fatti passare per quelli che fanno “polemiche strumentali”. Il manifesto, uscito all’insaputa di tutti i consiglieri di minoranza, recitava testualmente: “A year to stop: 31 dicembre ore 00.00 presso piazza della Vittoria in rappresentanza di tutta la cittadinanza sindaco, assessori e consiglieri comunali distruggeranno una scultura di ghiaccio che riporta la scritta 2020 per liberarsi di un anno brutto e fare spazio a un buon 2021”. Ora il sindaco afferma che l’evento è stato programmato sin dall’inizio per essere mandato in differita streaming sui canali social istituzionali a mezzanotte del 31 dicembre».
«Lasciamo ai parabiaghesi giudicare chi “non la racconta giusta”, a noi è parso doveroso esprimere il nostro fermo dissenso rispetto ad una iniziativa che confliggeva sia con il buon senso che con la normativa anti contagio in vigore – conclude il Partito Democratico -. Ora prendiamo atto della “retromarcia” del sindaco e dei suoi assessori e che la legalità e il rispetto delle regole è stato ripristinato e, tanto ci soddisfa. Da parte nostra capitolo chiuso e si riprende la collaborazione istituzionale».
Nemmeno la civica riParabiago è rimasta in silenzio: «Veniamo accusati di aver strumentalizzato politicamente la questione e viene rivelato che l’evento sarebbe stato pre-registrato in un orario diverso da quello riportato sul manifesto. Riteniamo che soprattutto per rispetto dei tanti cittadini che hanno condiviso il nostro pensiero, sia necessario rispedire al mittente l’accusa di strumentalizzazione. Le nostre parole sottostanti cercavano di sviluppare un messaggio ben più ampio e profondo dalla mera polemica politica, ma forse l’amministrazione non lo ha compreso. Inoltre si sono rese necessarie perché dal testo si evinceva la condivisione e la partecipazione di tutti i consiglieri comunali, mai avvenuta. Eviteremo di commentare il goffo tentativo di recuperare il problema relativo all’orario dell’evento: è sufficiente rileggere la prima locandina per verificare quali eventi erano previsti “in differita”, come riportato direttamente nel testo».
Per riParabiago comunque l’orario dell’evento «è soltanto uno degli elementi poco opportuni – aggiunge la civica -. Continuiamo a ritenere l’iniziativa “A year to stop” da ripensare completamente, in qualsiasi orario essa sarà registrata. Prendiamo atto dalle parole dell’amministrazione che la nostra proposta di confrontarci insieme su un evento diverso è stata respinta, oltre a non aver chiarito nulla sul tema dell’eventuale spesa. Questa non è la strada per “unire” come leggiamo nella replica del sindaco, come il distruggere non pensiamo sia il messaggio su cui la comunità parabiaghese vuole stringersi alla fine di questo anno difficile. Ci spiace aver assistito ad un’altra occasione persa per pensare e condividere insieme qualcosa di bello per la nostra comunità».
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