Un viaggio in nave nella Martinica, un altro sempre in nave in Cile e nel mezzo la Busto Garolfo degli anni ’30 e il dubbio di un tradimento che pesa sull’animo del podestà e mette in subbuglio tutta una comunità. Parte da qui il racconto de “La maison du plaisir”, l’ultimo libro del bustese Piero Carbonetti, che del viaggio fa un filo conduttore per raccontare la carriera di Roberto Raimondi, partito proprio da Busto Garolfo negli anni ’70 e tornato dopo 40 anni da chef affermato ai fornelli del Circolo San Giuseppe. E per regalare ai lettori 76 sue ricette.

Ma non chiamatelo ricettario: “La maison du plasir” è un romanzo di ricette e non un ricettario nel senso classico. Tanto che alle prime due parti del libro, ovvero il romanzo vero e proprio e il viaggio dello chef che in 4 decenni ha cucinato per personaggi del calibro di Sandro Pertini, Niki Lauda, Paul Young e Nils Liedholm, affianca una sezione dedicata alle ricetta a schema libero, perché in cucina Raimondi «non cerca l’ordine ma il sapore».

«La pubblicazione parte da un incontro e da un desiderio – racconta l’autore, Piero Carbonetti -: l’incontro tra me e Roberto Raimondi e il suo desiderio di realizzare un ricettario che non fosse un classico ricettario ma qualcosa di diverso. Ne è nato un romanzo di ricette che ha come filo conduttore il viaggio e racconta in modo molto semplice ma reale la Busto Garolfo degli anni ’30 e la carriera che ha portato Roberto non proprio in tutto il mondo, ma quasi».

Viaggio che si conclude con un ritorno “in patria”. «Tornare a Busto Garolfo dopo 40 anni è una sfida – spiega lo chef -: i tempi non sono dei migliori, ma la sfida la accetto comunque volentieri. Che bello poter dire proviamoci e non fermiamoci: io ci credo, tra gli aspetti belli c’è anche questo libro a cui tengo molto soprattutto perché va tutto alle associazioni del paese. Sono stati due anni di lavoro intenso, siamo riusciti a portarlo a termine e ne sono molto orgoglioso»

Il libro andrà infatti a sostegno di Hakuna Matata e Genitori per la Promozione Umana, due associazioni attive in paese che si occupano rispettivamente di adolescenti e preadolescenti e delle loro famiglie e di disabilità e che «purtroppo quest’anno non hanno potuto realizzare eventi o interventi sul territorio per cercare di finanziarsi – ha sottolineato il presidente della Pro Loco di Busto Garolfo, Angelo Zanzottera -. Grazie al contributo della BCC e grazie a quanto hanno fatto in primis lo chef Roberto Raimondi e Piero Carbonetti, siamo riusciti a realizzare questo romanzo di ricette e il nostro intento è quello di donare tutte le nostre copie a loro, che troveranno poi il canale per venderlo e riuscire a finanziarsi. Non è un contributo enorme, ma è quanto al momento la situazione ci consente di fare».

Per la realizzazione del progetto è stato fondamentale il contenuto della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate. «Il nostro contributo a questa iniziativa lodevole è esclusivamente un contributo di natura economica – ha spiegato il presidente Roberto Scazzosi -, ma va nella direzione di evidenziare in modo particolare un’attività commerciale nata in un momento sfortunato che ora vive un’altra fase discendente e l’importanza di un’iniziativa simile in un paese che ne ha veramente bisogno. Anche l’aspetto legato all’associazionismo ci sta molto a cuore: in questa iniziativa ci siamo rivisti come fossimo davanti ad uno specchio».