Emergenza Covid, 40mila euro di buoni spesa per i cittadini di Busto Garolfo in difficoltà
Il comune di Busto Garolfo ha stanziato 40mila euro per sostenere i cittadini in difficoltà nell'acquisto di generi alimentari, farmaci e beni di prima necessità
In arrivo altri 40mila di euro di buoni spesa per i cittadini di Busto Garolfo che si trovano in difficoltà a causa di un’emergenza sanitaria che sta diventando ormai sempre più prepotentemente anche emergenza economica e sociale. Il comune ha deciso di proseguire sulla scia di quanto era stato fatto in primavera, quando erano state aiutate 378 famiglie prima grazie ai 73.644,03 euro di contributi assegnati al paese da un’ordinanza della Protezione Civile e poi grazie ad una donazione da 51.533,08 euro da parte di Cap Holding, e ha stanziato a questo scopo 40mila euro che si trasformeranno in voucher per l’acquisto di generi alimentari, farmaci e beni di prima necessità.
I fondi comunali permetteranno di dare una prima boccata di ossigeno a chi sta vivendo più duramente sulla propria pelle gli effetti della pandemia, e saranno rimpinguati a stretto giro di posta dai contributi statali per l’emergenza alimentare stanziati dal Governo con il Decreto Ristori-ter, che porteranno nelle casse di Palazzo Molteni la stessa cifra già arrivata durante il lockdown grazie all’ordinanza della Protezione Civile.
Le domande potranno essere inviate via mail all’indirizzo rizzo.elena@comune.bustogarolfo.mi.it e saranno poi valutate dai servizi sociali anche attraverso un colloquio telefonico ed eventuali documenti già in possesso degli uffici o comunque reperibili nelle banche dati a disposizione del comune. I servizi sociali monitoreranno da vicino soprattutto la situazione di coloro ai quali è stato sospeso o revocato il reddito di cittadinanza, di chi per le misure anti-coronavirus vede sospesa la propria attività lavorativa e non abbia ancora ricevuto la cassa integrazione o altri aiuti, di chi si trova in quarantena o sia positivo al virus e per questo sta perdendo reddito, dei nuclei familiari con un solo genitore, degli anziani soli senza pensione o con pensione minima e dei nuclei familiari con disabili in situazioni di precarietà economica. Chi percepisce altri contributi pubblici, come il reddito di cittadinanza o la NASPI, potrà beneficiare comunque del contributo ma senza priorità o in forma ridotta, sempre in base alla valutazione dei servizi sociali.
I voucher, che potranno essere spesi negli esercizi commerciali indicati sul sito del comune, avranno un importo mensile che parte da 100 euro per i single e sale dello stesso importo per ogni ulteriore componente del nucleo familiare fino ad un massimo di 600 euro. Per ogni neonato o bambino fino ai 3 anni il contributo cresce di 100 euro, sempre nel rispetto del tetto fissato per la misura. Anche allergie o particolari problemi sanitari possono portare ad un incremento del contributo di 50 euro, da valutare caso per caso.
Busto Garolfo vara il “suo” Decreto Ristori, 30mila euro per il commercio locale
Nei giorni scorsi il Comune ha dato il via libera anche alla versione “made in Busto Garolfo” del Decreto Ristori per le attività commerciali. La misura prevede l’assegnazione di contributi straordinari a fondo perduto per le attività con sede operativa a Busto Garolfo per un totale di 30mila euro, che secondo le prime stime – che dovranno però essere confermate dopo la presentazione e il vaglio delle domande – potrebbero portare un contributo da circa 500 euro ad una sessantina di attività del paese.
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