Busto Garolfo vara il “suo” Decreto Ristori, 30mila euro per il commercio locale
Il comune di Busto Garolfo ha stanziato 30mila per l'assegnazione di contributi straordinari a fondo perduto alle imprese commerciali e di servizi del paese
Tre decreti Ristori hanno già ottenuto il via libera da Roma e nei prossimi giorni approderà in Consiglio dei Ministri il decreto Ristori-quater per bloccare in extremis gli acconti fiscali del 30 novembre. Intanto Palazzo Molteni vara la versione “made in Busto Garolfo” delle misure di sostegno alle attività commerciali e mette in campo 30mila euro per le imprese commerciali e di servizio del paese.
La misura, approvata con una delibera di giunta martedì 24 novembre, prevede l’assegnazione di contributi straordinari a fondo perduto alle attività che abbiano sede operativa a Busto Garolfo, ad eccezione di quelle di commercio su aree pubbliche per le quali si fa riferimento alla sede legale. Ogni impresa potrà presentare una sola domanda e il parametro di riferimento per capire chi potrà beneficiare della misura sono i codici ATECO – ovvero i codici usati per la classificazione della attività economiche dall’Istat – indicati nel decreto Ristori bis.
Per ottenere i contributi le attività dovranno aver avuto un calo di fatturato tra marzo e novembre di almeno un terzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (tranne nel caso in cui siano “nate” dal 1° gennaio 2019 in poi) e non dovranno avere debiti con il comune di Busto Garolfo né essere soggette a fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo né altre procedure previste dalla legge fallimentare o da altre leggi speciali.
QUI L’ELENCO COMPLETO DEI REQUISITI
«L’intento è quello di fare la nostra parte nel sostenere le attività commerciali di Busto Garolfo che in questi mesi hanno vissuto e continuano a vivere un periodo di grande difficoltà – spiega il sindaco, Susanna Biondi -, dal momento che sappiamo bene quanto per tutto il paese questo tipo di presenza sia importante e assolutamente da salvaguardare. Si tratta di un contributo che va ai negozianti ma in qualche modo va anche a favore del paese nel suo insieme, proprio perché il commercio di vicinato è una risorsa importante».
In paese dall’inizio dell’emergenza sono state aiutate 378 famiglie grazie a 125.197 euro di buoni spesa utilizzabili nelle attività di Busto Garolfo e Olcella. In diversi punti vendita di generi alimentari, inoltre, è tuttora attiva l’iniziativa “Carrello Amico” grazie alla quale è possibile donare alimenti non deperibili e beni di prima necessità da destinare a persone e famiglie bisognose.
Utilizzando i fondi regionali stanziati a supporto dei nuclei familiari che per via della pandemia si sono ritrovati in difficoltà nel pagamento degli affitti sono state accolte 38 richieste di contributo per i canoni di locazione, mentre i 56mila euro della misura regionale per i servizi educativi da 0 a 6 anni sono stati investiti a sostegno di asili nido e scuole dell’infanzia presenti sul territorio comunale in difficoltà a causa del lockdown. Fino al 31 dicembre è stato previsto l’esonero dalla TOSAP e anche la scadenza delle rate a saldo della TARI è stata posticipata al 31 gennaio, adottando la agevolazioni tariffarie previste dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
A queste misure si aggiungono la consegna di pasti, spesa e farmaci a domicilio, la prenotazione telefonica o via mail delle ricette, il servizio telefonico gratuito di supporto pedagogico e psicologico e le misure di aiuto alla scuola, sia attraverso i fondi per interventi di edilizia scolastica “anti-Covid”, sia nell’attivazione della didattica a distanza con la consegna e l’integrazione di materiali e computer alle famiglie che ne avevano necessità.
A supporto del commercio locale, che durante il lockdown di primavera è stato al centro delle iniziative di consegna a domicilio di beni alimentari e de “La spesa a casa tua” e “Il mercato a casa tua”, è stato attivato anche il progetto Garzone, un vero e proprio centro commerciale sul web che mette a disposizione dei negozianti una piattaforma per creare la propria vetrina, proporre prodotti e servizi, avere un’agenda condivisa per gestire gli appuntamenti, proporre offerte e sponsorizzare eventi.
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