Lettera aperta al sindaco di Parabiago: «Tamponi rapidi per studenti di medie ed elementari»
La proposta, al momento, è stata sottoscritta dai tre consiglieri comunali del PD, dalla ricercatrice Alessia Lai e dal medico Paolo Slavazza
Tamponi rapidi per gli studenti delle scuole primarie e secondarie di Parabiago. La richiesta è contenuta in una lettera aperta indirizzata al sindaco della città, Raffaele Cucchi, e al momento porta la firma dei tre consiglieri comunali eletti in quota PD, Ornella Venturini, Alessandra Ghiani e Giorgio Nebuloni, della ricercatrice Alessia Lai e del medico di medicina generale Paolo Slavazza.
Alla base della proposta la situazione sanitaria, con il Covid che dopo aver travolto la Lombardia in primavera si è abbattuto con violenza sulla Regione anche nella seconda ondata, confermando «l’impreparazione dei servizi addetti alla prevenzione, comuni, ATS, Regione». Al centro della “tempesta perfetta” portata dal coronavirus ci sono ad oggi soprattutto le scuole, tornate in aula a metà settembre dopo un lungo stop e tuttora al centro di un percorso ad ostacoli. «È purtroppo risaputo che la didattica a distanza ha comportato e comporta problemi di vario genere – sottolinea la lettera -, quali la carenza di strumenti tecnologici, ma anche la diminuzione della qualità dell’apprendimento. Inoltre, la riduzione dei contatti sociali ha avuto un grosso impatto poiché la sospensione delle attività sportive o altre attività post scolastiche ha ostacolato il completo sviluppo della personalità dei ragazzi, nonché la collaborazione e l’empatia fra coetanei».
Ed è qui che entrano in gioco i test antigenici, ovvero i cosiddetti tamponi rapidi, «i cui risultati possono essere prodotti sul campo e vengono evidenziati nell’arco di circa 15 minuti», con «una buona performance, pari a circa il 95/100% di concordanza con il tampone “molecolare”». « Ad oggi – continua infatti la lettera – la comunità scientifica utilizza, con buoni risultati, i tamponi antigenici, offerti anche come servizio a pagamento, che oltre ad essere poco invasivi, consentono l’identificazione precoce dell’infezione. La facilità d’uso e i costi contenuti permettono inoltre, una più frequente esecuzione del test, anche settimanalmente». L’idea, quindi, è che «i bambini e i ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado siano sottoposti periodicamente a tale test così da permettere il tracciamento tempestivo dei soggetti positivi e garantire maggior serenità alle famiglie degli studenti stessi».
Per lo screening a tappeto degli studenti parabiaghesi l’amministrazione dovrebbe, previo parere di ATS, «fornire i test rapidi necessari» acquistandoli o facendone richiesta al Pirellone e «rimborsarne almeno parzialmente» i costi, «stringere un accordo con le figure sanitarie da adibire alla corretta e sicura esecuzione» e «allestire dei gazebo fuori dalle scuole elementari e medie della città o in altro spazio pubblico, per poter effettuare il test riducendo il rischio di contagio e non intralciare l’attività scolastica».
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