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Centro polifunzionale ad Olcella, la maggioranza: «Dal centrodestra critiche pretestuose»

Continua il botta e risposta tra la maggioranza al governo di Busto Garolfo e l'opposizione di centrodestra sul nuovo centro polifunzionale ad Olcella

Nuovo centro polifunzionale Olcella

«Critiche pretestuose». Così la maggioranza al governo di Busto Garolfo “bolla” le osservazioni del centrodestra, che nei giorni scorsi aveva sollevato più di una perplessità sulla decisione di costruire un nuovo centro polifunzionale di circa 200 metri quadri nel parco di Olcella, tra via Franco Tosi e via Giovanni Falcone, che porterà nella frazione una “succursale” del comune con uno spazio dedicato ad uno sportello per i servizi, un’area per il ricevimento dei cittadini, una sala aggregativa con almeno 80 posti a sedere e un locale adibito ad ambulatorio medico.

Per Angelo Pirazzini e i suoi, contro la scelta dell’amministrazione pesano la location individuata «nella periferia del paese», la decisione di optare per il nuovo anziché «recuperare strutture già presenti in centro Olcella» e l’aspetto economico, con l’opzione recupero che avrebbe consentito di risparmiare risorse da utilizzare «per aiutare le attività e la popolazione di Olcella stessa».

L’amministrazione, però, che del centro polifunzionale ad Olcella aveva fatto uno dei suoi cavalli di battaglia fin dalla campagna elettorale, respinge le critiche al mittente. «Affermare che la struttura sorgerà nella periferia del paese significa conoscere poco Olcella anche da un semplice punto di vista geografico – sottolinea Daniele Dianese, consigliere comunale con delega alla frazione -. Il centro infatti sorgerà praticamente davanti alle scuole, e a pochissima distanza dalla chiesa, cosa c’è di più centrale nella vita di un piccolo paese come il nostro?». La nuova struttura, inoltre, potrebbe diventare un plus per il parco comunale. «L’edificio sorgerà in uno spazio verde, che non solo non ne verrà danneggiato, in quanto resterà la stragrande maggioranza degli alberi e degli arbusti, ma ne uscirà anche rafforzata in quanto finalmente diventerà un luogo fruibile e vissuto da tutta la cittadinanza, uno spazio che coniugherà socialità, servizi amministrativi e assistenza medica, il tutto immerso in un’area verde a pochi metri dalle scuole e dalla chiesa. Altro che cattedrale nel deserto!».

E anche le perplessità sulla scelta di una nuova struttura e il relativo impatto economico per la maggioranza di Susanna Biondi non hanno fondamento. «A Olcella il comune non possedeva neppure un locale – spiega infatti l’assessore ai lavori pubblici, Giovanni Rigiroli -: mi chiedo quindi come si possa affermare che l’amministrazione avrebbe dovuto utilizzare una struttura già esistente invece di costruirne una nuova. Nel caso in cui la minoranza si riferisse invece all’eventuale acquisto di un edificio da privati, ricordo che si tratta di una procedura molto più lunga e complessa, in quanto è prevista la dichiarazione di pubblica utilità dell’acquisto. E anche sui costi, nutro seri dubbi sul fatto che non sarebbero lievitati».

«Le affermazioni per cui i soldi spesi per la struttura avrebbero potuto essere utilizzati per aiutare i cittadini o le attività sono fuorvianti – aggiunge inoltre l’assessore al bilancio, Andrea Milan -. Il bilancio pubblico soggiace a una serie di vincoli: i fondi per la realizzazione del progetto di Olcella provengono dalla concessione del diritto di superficie sulla RSA di Via Deledda, e possono essere utilizzati soltanto per investimenti in opere pubbliche. Se non li avessimo utilizzati per un progetto di questo tipo sarebbero finiti nell’avanzo, di certo non sarebbe stato possibile attingervi per spese correnti come sono le spese in ambito sociale».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Novembre 2020
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