Busto Garolfo, ancora scontro sui bus. Il centrodestra: “Vergognoso non ridurne il numero”
Continua la spaccatura tra i due rami del consiglio comunale di Busto Garolfo rispetto ai percorsi degli autobus, da anni tema divisivo per la politica cittadina
Gli autobus tornano al centro del dibattito politico a Busto Garolfo con un altro scontro tra maggioranza e opposizione, l’ennesimo in questi anni durante i quali la spaccatura sul tema dei due rami del consiglio comunale bustese è emersa con evidenza. A riportare l’argomento al centro dei lavori del parlamentino, come già a fine settembre, è stata ancora una volta Sabrina Lunardi, che da sempre ha sposato la causa dei cittadini contrari alle modifiche dei percorsi dei pullman introdotte dopo la chiusura ai bus di piazza Lombardia. La consigliera del centrodestra ha presentato un’interrogazione ad hoc, chiedendo conto all’amministrazione dei problemi di inquinamento acustico ed atmosferico, del coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni, delle scelte per salvaguardare salute e sicurezza dei residenti e di un’eventuale riduzione delle corse degli autobus, oltre ad una serie di dati numerici.
«Dopo la chiusura di piazza Lombardia il percorso degli autobus è stato modificato facendo transitare un numero elevato di autobus sulle vie Bellini, Rossini, Inveruno, Gramsci, Villaggio Franca, Randaccio, Monte Bianco, Busto Arsizio, Verdi, Curiel, Buonarroti e don Longoni – ha sottolineato Lunardi -. Numerosi residenti hanno contestato tale scelta, anche con la raccolta di 243 firme. Per verificare le condizioni di inquinamento acustico il comune ha incaricato Arpa Lombardia, che ad ottobre 2018 ha effettuato il rilevamento fonometrico su 4 aree (via Bellini, via Monte Bianco, via Curiel e via Manzoni, ndr) in cui sono state posate le strumentazioni, accertando il superamento dei livelli di rumorosità consentiti. Nella commissione area assetto territorio del 18 settembre 2019 l’amministrazione ha proposto delle modifiche che prevedono percorsi anche su altre vie non predisposte per tale servizio, bocciate dal nostro gruppo e contestate dai residenti. In questi giorni, nonostante le proteste dei residenti, sono state attuate le modifiche su via Buonarroti, via Giotto e via Arconate».
Che gli autobus passerebbero in vie non adatte è pero secondo l’assessore alla viabilità, Giovanni Rigiroli, un’affermazione «arbitraria e infondata», dal momento che «gli autobus di linea possono transitare, transitano e transiteranno solamente su tragitti autorizzati dall’Agenzia per il trasporto pubblico locale». Alcuni dei temi trattati nell’interrogazione si basano inoltre «su situazioni inesistenti – ha aggiunto l’assessore, che ha sottolineato anche di aver già risposto a diverse domande poste dalla consigliera durante la seduta consiliare di fine settembre -: ad oggi non è stata attuata nessuna modifica della viabilità, né generale né per le linee degli autobus, in via Buonarroti, via Giotto e via Arconate, e conseguentemente non c’è stata nemmeno la protesta dei residenti».
«Non è prevista una riduzione del numero degli autobus o delle linee, mentre è prevista una modifica di alcuni percorsi degli autobus di linea nelle zone più centrali del paese, che porterà ad una riduzione della percorrenza stimata in circa 70 km al giorno – ha spiegato inoltre Rigiroli -. Il numero giornalieri delle linee e degli autobus che transitano a Busto Garolfo è lo stesso da decenni, con le consuete variazioni stagionali che seguono l’inizio e la fine del periodo scolastico: è identico a come era prima della modifica dei percorsi, come sono rimasti del resto invariati i chilometri percorsi. In questa fase particolare potrebbero esserci state delle variazioni, se ci sono state saranno presumibilmente in riduzione ma su questo non abbiamo dati aggiornati». Se il numero totale degli autobus calcolato sulle linee e le corse giornaliere è pari a 305, per i dati chiesti dalla consigliera relativamente agli abbonamenti di studenti e lavoratori l’amministrazione è in attesa di un riscontro da Movibus, così come per quelli relativi ai chilometri percorsi dagli autobus in paese, che da una stima interna sarebbero 731.
Ancora una volta, però, la discussione nulla ha potuto per conciliare le diverse posizioni: già durante la seduta la consigliera Lunardi era infatti tornata a mettere in dubbio la bontà delle scelte dell’amministrazione, e a margine del consiglio comunale l’esponente della Lega ha definito «una vergogna che l’amministrazione non voglia ridurre gli autobus che in gran parte della giornata transitano completamenti vuoti nel centro abitato, anche quelli fuori servizio, aumentando l’inquinamento acustico e atmosferico, e non intervenga per migliorare il servizio pubblico con corse che coprano tutto territorio. È urgente intervenire per far transitare gli autobus fuori dal centro abitato con corse che collegano il centro cittadino, con autobus elettrici che coprano tutto il territorio, collegando Busto Garolfo a Olcella con fermate anche davanti ai supermercati e al mercato settimanale».
«Questa soluzione contribuirebbe a ridurre sprechi e inquinamento, visto che in questi anni è stato accertato il superamento acustico dei livelli di tollerabilità da parte di ARPA e atmosferico da parte dei “Cittadini per l’aria” che hanno installato dei rilevatori in più punti, come già denunciato nel precedente consiglio comunale, e hanno accertato dei livelli di biossido di azoto allarmanti, superiore ai 33 microgrammi per metro cubo rispetto alla soglia di 20 microgrammi che i ricercatori dell’OMS indicano di non superare per la salute umana. Dunque superiamo di ben il 50% il limite massimo previsto dall’OMS ed è risaputo che il biossido di azoto è l’inquinante “punta dell’iceberg” e che è un segnale preoccupante di altri componenti dannosissimi alla nostra salute come il PM10. Dopo quattro anni dalla chiusura della Piazza Lombardia con proteste inascoltate dei residenti, si proceda finalmente a offrire un servizio pubblico a tutti i cittadini, con modifiche sensate dei percorsi delle linee Movibus e con la soppressione delle corse inutili e del passaggio a vuoto degli autobus».
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