San Giorgio piange Nissim Contente, durante la guerra si salvò nascondendosi in comune
Nissim Contente da ottobre 1943 a maggio 1945 si nascose con la famiglia in comune per sfuggire alle leggi razziali fasciste. È scomparso a 95 anni
San Giorgio piange Nissim Contente, scomparso nei giorni scorsi all’età di 95 anni. L’uomo, insieme ai genitori Israel e Paola e ai fratelli Avram e Sara, dall’ottobre 1943 al maggio 1945 abitò in una sala dell’attuale municipio del paese per sfuggire alle leggi razziali fasciste. Lo scorso anno, in occasione della commemorazione per il 74° anniversario della Liberazione, in Comune era stata inaugurata una targa proprio in memoria della famiglia Contente e della sua storia, che ora fa capolino lungo lo stesso corridoio di quella dedicata alla memoria di Giacomo Bassi, il segretario comunale che in quegli anni nascose la famiglia nell’allora scuola primaria fornendo loro documenti falsi e tutta l’assistenza necessaria.
LA STORIA DELLA FAMIGLIA CONTENTE – Nel 1943, dopo il bombardamento su Milano, la famiglia Contente si rifugiò a Canegrate e dopo l’8 settembre il padre Israel, che lavorava a Milano, venne a sapere che erano ricercati dalla Polizia. In quei giorni si era consumata la tragedia di Meina (il 15 settembre un distaccamento tedesco uccise e gettò nel lago 16 ebrei e dopo pochi giorni altri 38). Il primo istinto fu di raccogliere i pochi averi e di raggiungere con mezzi di fortuna il confine italo-svizzero a Saltrio, ma per l’intransigenza di un graduato svizzero-tedesco che non li fece passare dovettero tornare a Canegrate. Mamma Paola allora ebbe il coraggio di andare nell’ufficio di Giacomo Bassi, allora segretario comunale a San Giorgio su Legnano, a chiedere aiuto. E Bassi decise di aiutare la famiglia Contente, salvandola dalla deportazione: per questa ragione il 6 settembre 1998 lo Stato d’Israele conferì a Giacomo Bassi il massimo riconoscimento, proclamandolo Giusto tra le Nazioni.
QUI IL RICORDO DI ROBERTO MEZZENZANA, PRESIDENTE DELLA SEZIONE ANPI DI SAN GIORGIO
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