Nuovo centro polifunzionale ad Olcella, il centrodestra: «Usiamo strutture che ci sono già»
Per il centrodestra di Busto Garolfo la soluzione migliore sarebbe stata recuperare una struttura già esistente anziché realizzare un nuovo centro
Non c’è ancora il progetto vero e proprio, ma il nuovo centro polifunzionale che sorgerà ad Olcella si candida già a diventare un tema “caldo” nel dibattito politico cittadino. Nella coalizione di centrodestra che alle ultime amministrative aveva riunito sotto un’unica bandiera Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e la lista civica Nuovi Orizzonti di Libertà, infatti, serpeggia più di un dubbio sulla bontà della scelta dell’amministrazione guidata da Susanna Biondi, dai risvolti economici a quelli più strettamente pratici legati all’uso della struttura.
«Il centro polifunzionale è figlio di un’esigenza della frazione raccolto già nei programmi elettorali di tutte le compagini politiche – spiega Angelo Pirazzini, capogruppo del centrodestra in consiglio comunale -. Troviamo però singolare la scelta dell’amministrazione di creare il centro nella periferia del paese quando avrebbe potuto recuperare strutture già presenti in centro Olcella a costi più che dimezzati e a pronto uso, in quanto la struttura proposta richiederà quasi un triennio considerando che ancora mancano diverse valutazioni progettuali necessarie alla sua realizzazione. Il notevole denaro risparmiato avrebbe potuto essere utilizzato per aiutare le attività e la popolazione di Olcella stessa».
Non solo. Al di là della questione economica, per il centrodestra c’è anche il pericolo che il nuovo centro polifunzionale – che nei piani di Palazzo Molteni porterà alla comunità della frazione una “succursale” del comune con uno sportello per i servizi, un’area per il ricevimento dei cittadini, una sala aggregativa e un locale adibito ad ambulatorio medico – finisca per risultare «una piccolissima cattedrale nel deserto dal costo invece gigantesco». Il rischio per la struttura secondo il gruppo di opposizione è infatti quello di «diventare un centro fantasma inutile, perché tutti sappiamo che non potrà essere utilizzato come desiderato per una palese mancanza delle risorse umane necessarie ai servizi proposti da parte del Comune – aggiunge l’ex candidato sindaco -: in pratica a che pro aprirlo due mattine alla settimana con attività depotenziata? Più interessante l’idea della sala riunioni che però come già accennato si sarebbe potuta realizzare subito utilizzando strutture già presenti in centro ed a costi dimezzati. Non credo che il progetto così proposto, pur condivisibile nell’idea, possa esserlo nella sua assurda ed inutile realizzazione: utilizziamo una struttura centrale già esistente ed usiamo il denaro risparmiato per le attività e la gente di Olcella».
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