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Mensa scolastica alla Primaria di Canegrate: pasti in classe da lunedì 9 novembre

Il sindaco Colombo inr isposto a una lettera firmata da un genitore di Canegrate ha sottolineato che si potranno garantire i pasti in classe da lunedì 9 novembre

Canegrate

Dopo l’annuncio di cinque classi in isolamento alla primaria di Canegrate, dove sono stati riscontrati due piccoli positivi al virus Sars-Cov2, le mense scolastiche tornano a far parlare di sè. In questi giorni, infatti, un genitore canegratese rivolgendosi all’amministrazione ha puntualizzato in una lunga lettera: «Dovete fare in modo che ad eccezione dei casi previsti per legge la scuola rimanga aperta perché non tutti i genitori possono assentarsi dal luogo di lavoro e non è possibile lasciare i bambini dai nonni proprio per salvaguardare i nonni stessi»

In risposta il sindaco Roberto Colombo, con l’assessore Edoardo Zambon, ha spiegato come l’amministrazione si è attivata con Gemeaz per per studiare le modalità con cui servire il pasto in classe. «Tante classi in isolamento dalla sera alla mattina – si legge nella lettera firmata dal sindaco – rischiano di tradursi in un ricorso massiccio delle famiglie all’aiuto dei nonni: scacciato (forse) un pericolo dalla porta se ne fa entrare un altro, maggiore, dalla finestra».

In merito alle mense il primo cittadino ha sottolineato che si potranno garantire i pasti in classe da lunedì 9 novembre «Pur nella consapevolezza che il pasto servito in classe non offre in realtà alcuna garanzia supplementare di sicurezza rispetto a quello consumato in mensa, vogliamo ridurre la possibilità d’innescare provvedimenti massivi, probabilmente dettati da un comprensibile eccesso di cautela, come quelli di cui siete stati temporaneamente oggetto. Ci auguriamo che ciò garantisca la didattica nelle classi in cui non si registrano positivi, ovvero la stragrande maggioranza. Riteniamo di poter essere in grado di garantire il pasto in classe a partire da lunedì 9 novembre. Ci preme infine sottolineare che il Ministero della Sanità non ha alcuna paternità sui provvedimenti d’isolamento di cui parliamo, anzi. Quando abbiamo progettato il servizio mensa lo abbiamo fatto applicando proprio i rigorosi protocolli del Ministero, che prevedevano passi accurati di tracciamento e isolamento sui singoli casi, singoli tavoli, e singole classi mirati ad evitare cieche soluzioni a tappeto».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Novembre 2020
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