Fallisce Dentix: «Per i clienti non resta che bloccare i finanziamenti»
Solo nella zona tra Basso Varesotto e Alto Milanese Dentix aveva quattro sedi: Legnano, Busto Arsizio, Rho e Gallarate
Dentix è fallita: lo scorso 22 ottobre il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento, nominando i curatori e assegnando ai creditori i termini di legge per far valere le proprie pretese. Si tornerà a parlare della vicenda legata alla catena di cliniche odontoiatriche nelle aule del palazzo di giustizia milanese il prossimo 17 febbraio, quando sarà celebrata l’udienza per l’esame dello stato passivo.
«Purtroppo le speranze di molti consumatori circa la possibilità di agire contro Dentix Italia S.r.l. per recuperare i danni loro occorsi a seguito degli inadempimenti della stessa si sono infrante a seguito della dichiarazione di fallimento della società – spiega l’avvocato Elena Volontieri, consulente legale di Adiconsum -. Ai consumatori non resta che insistere nel tentativo di ottenere la risoluzione dei contratti di finanziamento stipulati con le finanziarie coinvolte. Confermo che per molti pazienti l’aver ottenuto la risoluzione, anche se parziale, dei finanziamenti in corso ha consentito loro di poter riprendere le cure presso loro professionisti di fiducia, potendosi così lasciare alle spalle questa triste vicenda».
All’indomani del lockdown della scorsa primavera centinaia di clienti della catena si erano ritrovati senza certezze sul futuro delle loro cure dentali e sul denaro che avevano già investito: dopo la chiusura forzata a causa della pandemia da coronavirus, infatti, per Dentix si attendeva una riapertura che non c’è mai stata.
Solo nella zona tra Basso Varesotto e Alto Milanese Dentix aveva quattro sedi: Legnano, Busto Arsizio, Rho e Gallarate. Alcuni pazienti avevano anticipato somme cospicue, altri si sono ritrovati con lavori odontoiatrici fatti a metà: tutti hanno metaforicamente sbattuto contro telefoni muti. I loro peggiori timori sono andati peggiorando nei mesi scorsi, per trovare infine conferma nella sentenza del Tribunale di Milano.
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