Controlli per il coprifuoco a Cerro Maggiore, nessuna sanzione
Controlli a tappeto a Cerro Maggiore per verificare il rispetto del coprifuoco e delle altre nuove misure anti-Covid adottate da Regione Lombardia
Controlli a tappeto a Cerro Maggiore per assicurare che in paese vengano rispettati il coprifuoco e le nuove misure “varate” dalla Regione per provare a fermare la corsa del Covid-19 dopo che in Lombardia, e soprattutto a Milano e nell’hinterland, la curva dei contagi ha ricominciato a crescere a ritmo sostenuto.
«Continuano i controlli anche in questo weekend molto particolare – spiega il sindaco, Nuccia Berra -. Sono appena iniziate le nuove restrizioni per tentare di controllare il diffondersi del virus ed i nostri agenti sono attivi tra i bar, nelle piazze, nelle gallerie commerciali, al circo, nei ristoranti e sulla strada. Un’attività di informazione circa le nuove normative e di controlli per l’attuazione delle nuove restrizioni. Ringrazio il comandante e tutti i nostri agenti che stanno svolgendo un lavoro prezioso al servizio di tutta la comunità, con un programma articolato di pattugliamento che va oltre il normale servizio».
La Polizia Locale in questi giorni sta battendo palmo a palmo il paese spiegando le disposizioni contenute nell’ordinanza adottata dal Pirellone, specialmente per quanto riguarda bar e ristoranti, con particolare riferimento alla somministrazione di alcolici dopo le 18, alla cartellonistica prevista dalla normativa e alla certificazione degli avventori. Gli agenti del comandante Maurizio Proverbio hanno inoltre controllato alcuni gruppi di ragazzi presenti in piazza.
In paese, dopo i controlli per il coprifuoco, non è scattata nessuna sanzione: le sale slot erano regolarmente chiuse e alle 23 anche i locali di Cerro Maggiore hanno abbassato la saracinesca e la piazza si è svuotata. «Gli agenti – spiega l’amministrazione comunale – hanno registrato una particolare attenzione alle nuove normative sia da parte dei gestori, che da parte dei clienti». Anche le auto fermate ai posti di blocco – tra le quali quella di un sacerdote che stava rincasando diretto verso un comune limitrofo – si contano sulle dita di una mano e circolavano in base a motivi consentiti dalle disposizioni anti-Covid. Tutti i conducenti sono risultati negativi all’alcoltest.
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