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Parabiago, Dario Quieti confermato assessore: «Il sogno è l’area ex Rede»

Dario Quieti, fresco di riconferma nella giunta di Parabiago, riparte dall'area ex Rede, dalle opere già in cantiere e dalla mobilità sostenibile

Parabiago, ecco la giunta di Raffaele Cucchi

«Ringrazio i cittadini che mi hanno votato e il primo cittadino per la nomina ad assessore, ora bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare». Già segretario della sezione di Parabiago della Lega  e assessore durante il primo mandato da sindaco di Raffaele Cucchi, per Dario Quieti, 35 anni, nei giorni scorsi è arrivata la conferma nella squadra di governo cittadino della coalizione di centrodestra, con deleghe a lavori pubblici, patrimonio pubblico, “Parabiago senza barriere” ed ecologia come nei cinque anni passati e la novità di ambiente e Agenda21. E le idee sono già chiare.

A partire dalle opere pubbliche, con la riqualificazione dell’area nord del centro sportivo Libero Ferrario e dalla nuova sala civica al campo Venegoni-Marazzini. «Il primo passo per i prossimi cinque anni sarà quello di portare avanti i progetti già iniziati nello scorso mandato dando continuità ad alcune grandi opere già avviate nonostante un inizio travagliato a causa della situazione sanitaria – spiega Quieti -. Come il recupero dell’area nord del centro sportivo Libero Ferrario con la riqualificazione della vecchia colonia elioterapica, ormai in disuso e diventata un magazzino comunale, e della piscina, che verrà rimessa in funzione, con un occhio di riguardo per l’efficienza energetica. Un’altra opera già in cantiere è la nuova sala civica al campo sportivo Venegoni-Marazzini, che vedrà la realizzazione di una struttura che servirà all’amministrazione come punto di riferimento per la frazione di Ravello e come area per gli eventi estivi, ma soprattutto darà al centro un’area recettiva che al momento manca. Grande attenzione andrà poi alle scuole rispetto alle problematiche legate al Covid-19: ci siamo mossi per tempo e abbiamo adeguato le nostre strutture scolastiche creando aule più grandi e dotandole di strumentazioni tecnologiche tra cui nuove lavagne LIM e termoscanner, ma dovremo farci trovare pronti per garantire la continuità scolastica in sicurezza».

Nel futuro di Parabiago c’è anche un altro intervento molto atteso dalla cittadinanza: la nuova vasca volano che metterà fine una volta per tutte agli allagamenti del sottopasso di via Matteotti. «I lavori inizieranno il prossimo anno – aggiunge l’assessore -: l’opera non servirà solamente ad evitare che si allaghi il sottopassaggio, ma anche a tutelare la zona circostante e ad evitare l’entrata in funzione degli sfioratori ed evitare di immettere nell’Olona acqua non depurata».

Anche per l’ambiente i punti cardine sono già fissati. «Ciò che dovremo fare è dare priorità al tema della mobilità sostenibile – sottolinea Dario Quieti, che condividerà questa partita con il consigliere delegato Manuel Bongini -. Siamo in attesa un nuovo bando relativo ai fondi europei per lo sviluppo regionale e abbiamo già avviato i contatti con i comuni limitrofi per lavorare al collegamento delle reti ciclabili a livello sovracomunale, permettendone così un utilizzo non solo per motivi ludici ma anche per spostamenti lavorativi attraverso connessioni funzionali e funzionanti. Continueremo con l’attenzione all’efficientamento energetico del patrimonio comunale, concentrandoci sull’illuminazione interna degli edifici pubblici ma anche sugli involucri, sui serramenti e sulla climatizzazione. Vorremmo anche per far conoscere i nostri due parchi locali di interesse sovracomunale, che sono uniti dal Villoresi: il canale è molto frequentato ma i parchi non lo sono altrettanto e puntiamo a valorizzarli nel massimo rispetto della natura».

Sfumata la possibilità di avere voce in capitolo in Città Metropolitana per l’utilizzo del recovery fund, il “sogno” per il mandato appena iniziato è quello di una “nuova vita” per l’area ex Rede. «La sfida più grande per il mandato appena iniziato è quello di riqualificare le aree di cui entreremo in possesso all’avvio della riqualificazione dell’area ex Rede – conclude Quieti -. Il cosiddetto edificio ponte diventerà di proprietà dell’amministrazione comunale: un nuovo edificio pubblico nel quale vorremmo creare un vero e proprio polo della cultura, un punto di attrazione anche per tutti i comuni limitrofi con tutti i servizi necessari. Ovviamente l’opera procederà di pari passo con ciò che faranno i privati, ma le idee ci sono e dovremo farci trovare pronti».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Ottobre 2020
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