Dopo lo stop allo sport dilettantistico di contatto, i sindaci dell’Alto Milanese scrivono al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. I 22 primi cittadini del nostro territorio, rappresentati dal presidente della Conferenza dei Sindaci Walter Cecchin, hanno deciso di rivolgersi direttamente al numero uno di Palazzo Lombardia per chiarire alcuni punti controversi delle nuove disposizioni anti-Covid.

«Con questa ordinanza vengono vietati tutti gli allenamenti delle discipline identificate nel decreto del presidente del Consiglio dei Ministri come attività sportive di contatto oppure come già attuato in precedenza, è possibile lo svolgimento dell’attività motoria di allenamento per i nostri giovani atleti mediante protocolli specifici di ogni federazione – chiedono i primi cittadini al governatore lombardo -? Inoltre chiediamo come si intende il concetto di “disciplina individuale” per sport categorizzati di “contatto”: le persone coinvolte devono avere un rapporto 1 a 1 con l’allenatore? In caso di risposta diversa si chiede di conoscere se tale interpretazione estensiva sia da applicare a sport come basket, calcio ecc.».

I sindaci dell’Alto Milanese hanno dato voce anche alla preoccupazione per la scelta di “bloccare” lo sport giovanile. «Comprendiamo benissimo il non facile momento, ma sospendere l’attività sportiva a migliaia di ragazzi/e non può e non deve essere la strada da percorrere per limitare la diffusione di questa pandemia. Collaboriamo insieme alle società sportive e alle federazioni attraverso i protocolli già ampiamente collaudati in questi mesi e sicuramente sapremo affrontare in sicurezza anche questo difficile momento».