Norme anti-Covid, il sindaco di Rescaldina: “Preoccupato per sport e scuola”
A Rescaldina sette nuovi casi di positività al Covid-19 in una settimana, con il totale che sale a 12. Una trentina i cittadini in quarantena
Sale a 12 il numero di cittadini positivi al Covid-19 a Rescaldina, con un incremento di sette casi in una settimana. Sono una trentina, invece, i rescaldinesi in isolamento fiduciario per essere entrati in contatto con persone che si sono poi rivelate affetta da coronavirus o come casi clinici segnalati dai medici di medicina generale.
Piazza Chiesa nei prossimi giorni valuterà la ripresa dei servizi di assistenza domiciliare che avevano caratterizzato i mesi della prima ondata della pandemia. «Sarà effettuata lunedì mattina una riunione del centro operativo comunale per la valutazione e organizzazione del possibile ripristino dei servizi di assistenza per consegna spesa e medicinali ai nuclei familiari in isolamento domiciliare e di tutte le attività di monitoraggio della situazione – spiega il sindaco, Gilles Ielo -. Ringrazio anticipatamente i volontari che daranno la propria disponibilità ad effettuare questo importantissimo servizio come già appurato nella scorsa primavera».
Gli ultimi dati diffusi dalla Regione riportano 2.419 nuovi contagi in 24 ore su un totale di 30.587 tamponi effettuati. Di questi, Di questi, 715 casi sono stati registrati nell’hinterland di Milano. I guariti e i dimessi sono stati 334, i ricoveri in terapia intensiva sono scesi di un’unità mentre i ricoveri nei reparti ordinari sono stati 108. Sette i decessi.
Proprio da oggi, sabato 17 ottobre, in Lombardia è in vigore una nuova ordinanza che prevede, fino al 6 novembre, la chiusura di bar, pub e ristoranti alle 24 e il consumo di alimenti e bevande sono ai tavoli dalle 18 in poi. Il provvedimento detta anche lo stop alle competizioni sportive dilettantistiche che comportano il contatto fisico e la chiusura di sale gioco, scommesse e bingo. È inoltre vietato il consumo di alimenti e alcolici sul suolo pubblico dalle 18 alle 6 del mattino. Le scuole superiori dovranno organizzare le attività didattiche con modalità a distanza, alternate ad attività in presenza
Restrizioni che hanno suscitato qualche preoccupazione nel primo cittadino. «Senza la presunzione di commentare i recenti provvedimenti, non posso esimermi dall’esprimere forte preoccupazione e rammarico per quelle decisioni che penalizzeranno maggiormente la popolazione più giovane, in riferimento non tanto ai provvedimenti “anti-movida”, quanto a quelli in ambito sportivo e scolastico – sottolinea Ielo -. Con l’occasione esprimo anche piena solidarietà alle attività commerciali che in questi mesi si sono fortemente impegnate, operativamente ed economicamente, per adottare tutte le misure utili per garantire in sicurezza i propri servi e che ancora oggi saranno sottoposte ad una ulteriore prova di forza. Nella speranza si possa tornare quanto prima a vivere la comunità in piena sicurezza e serenità, confido, oggi più che mai, nel senso di responsabilità di tutti affinché vi sia pieno rispetto delle prescrizioni, con l’auspicio questa situazione non si protragga per troppo tempo».
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